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Rivoluzione Sostenibile: Il Futuro Respinge il Retaggio dell’Estrattivismo

In ECONOMIA
Ottobre 02, 2024

Non è più tempo di semplici transizioni; è tempo di una vera e propria correzione del corso evolutivo umano. Andrea Illy, figura di spicco nel settore del caffè e attivo promotore di una economia rigenerativa, ha recentemente delineato una visione audace per affrontare le sfide ambientali del nostro tempo. Le sue riflessioni emergono nel contesto del Big Science Business Forum di Trieste, dove, in qualità di presidente della illycaffè e co-presidente della Regenerative Society Foundation insieme a Jeffrey Sachs, Illy ha spiegato come un radicale cambiamento sia non solo necessario, ma anche possibile grazie alle avanzate tecnologie scientifiche.

Illy descrive il nostro pianeta come un “pasto” che diminuisce progressivamente mentre gli ospiti a tavola continuano ad aumentare. Questa metafora rappresenta la deplorevole dinamica di uno sviluppo estrattivo e lineare che ha dominato fino ad oggi, danneggiando e impoverendo l’ecosistema globale. La soluzione proposta da Illy non è una mera transizione, ma una correzione profonda del modus operandi umano verso un modello di sviluppo rigenerativo e circolare, che mira a utilizzare meno risorse e a ridurre l’inquinamento.

Questo nuovo approccio si fonda sull’impiego delle cosiddette Big Science, ovvero quelle branche della ricerca scientifica che richiedono grandi investimenti, estese collaborazioni internazionali e infrastrutture labirintiche, in grado di confrontarsi con questioni complesse su scala globale. Un esempio concreto riguarda il contrasto all’effetto serra e le proposte di geoingegneria spaziale per modulare l’energia solare che raggiunge la Terra. Allo stesso modo, Illy sottolinea la necessità di accelerare la transizione verso l’elettrificazione dell’energia, sfruttando con maggiore efficacia le fonti rinnovabili e temporanee come l’idrogeno.

Un altro pilastro di questa rivoluzione rigenerativa è dato dall’Intelligenza Artificiale (AI). Con una capacità quasi infinita di gestire dati e complessità, l’AI potrebbe moltiplicare enormemente il nostro potenziale di risolvere problemi, specie quelli germinati nell’era dell’Antropocene. Questa tecnologia può estendere enormemente la nostra capacità di analisi e di intervento, non solo in termini di ottimizzazione delle risorse naturali, ma anche nella conservazione della biodiversità. Illy promuove l’idea di mappare il genoma di tutte le specie viventi per meglio comprendere quali siano essenziali per i servizi ecosistemici indispensabili alla nostra sopravvivenza.

Nel suo discorso, Illy prosegue senza timori verso il tema spesso controverso dell’AI, vedendola non come una minaccia ma come un essenziale alleato nel problem solving globale. La sua visione, seppur avveniristica, si radica in una profonda consapevolezza dei limiti umani di fronte alla crescente complessità delle sfide ambientali.

L’approccio di Illy offre uno stimolante cambio di prospettiva. Esso implica non solo avanzamenti tecnologici, ma anche una trasformazione culturale e normativa su larga scala, necessaria per adottare stili di vita più sostenibili. La sfida è monumentale, ma la direzione è chiaramente tracciata. Nel teatro globale dell’ecologia e dell’economia sostenibile, le proposte di Illy possono segnare l’inizio di un’era di rigenerazione e responsabilità, dove la scienza e l’intelligenza collettiva convergono per garantire un futuro più equo e vivibile.