È stato un epilogo di partita teso quello che ha visto protagonista Roberto D’Aversa, allenatore del Lecce, al centro di un episodio controverso durante gli ultimi minuti del recente incontro calcistico. Nel descrivere l’accaduto in conferenza stampa, D’Aversa ha ammesso la bruttezza del suo gesto nei confronti del giocatore avversario Henry, sottolineando però che non vi era alcuna premeditazione, ma semplicemente la volontà di evitare che i suoi calciatori si lasciassero trascinare dalle provocazioni e venissero così penalizzati con delle squalifiche.
Il mister ha voluto così chiarire la natura dell’incidente, specificando di non aver agito con intenzione aggressiva e che l’intervento fisico, per quanto di cattivo gusto alla vista, aveva lo scopo di separare i giocatori in un momento in cui le tensioni stavano crescendo incontrollate.
D’Aversa ha poi voluto porre l’attenzione anche sull’andamento della partita stessa, evidenziando i momenti di difficoltà incontrati dalla sua squadra nei primi minuti del match, che hanno permesso all’avversario di imporre il proprio gioco. Nonostante questo, ha riconosciuto come la sconfitta sia maturata in modo sfortunato, attraverso un tiro da fuori area che ha trovato la via della rete grazie a una deviazione. Sottolinea, con una certa amarezza, le numerose occasioni create che, tuttavia, non si sono concretizzate in goal.
Infine, l’allenatore ha preso posizione in merito alle critiche e ai cori esplicitamente rivolti contro di lui dalla tifoseria più appassionata, evidenziando un approccio pragmatico e rispettoso: pur non entrando nel merito delle loro motivazioni, accetta la libertà dei tifosi di esprimersi come ritengono opportuno, anche se in chiave contestataria.
Nell’immediato futuro, D’Aversa e la squadra del Lecce si troveranno sicuramente di fronte alla necessità di affrontare le conseguenze di quanto accaduto e sapersi rialzare, sia dal punto di vista tecnico che morale, per poter continuare il percorso di questa stagione con determinazione e spirito di squadra.