
Durante l’ultimo intervento alla Camera dei Deputati, Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha offerto una risposta categorica alle insinuazioni di possibili “inciuci” lanciate dalla Premier Giorgia Meloni, sottolineando una netta indisponibilità al dialogo con il governo attuale, specialmente su basi antieuropeiste. “Lei ha annunciato di escludere ogni possibile intesa con la nostra parte politica. Siamo noi stessi a declinare ogni disponibilità. E se in Europa i socialisti dovessero superare in voti il suo partito, non si lamenti della nostra riluttanza nel collaborare con chi l’Europa la vuole smantellare,” ha dichiarato Schlein, ponendo l’accento sulla necessità di un sostegno coerente alle istituzioni europee.
Con tono critico e diretto, la leader del PD ha poi lanciato una serie di rimproveri mirati all’attuale governo, accusando il team di Meloni di operare politiche sociali ed economiche dannose: “Mi sembra che le vere battaglie in corso dentro i nostri confini siano quelle intraprese dal vostro governo contro i più deboli, contro l’introduzione del salario minimo, il mantenimento del reddito di cittadinanza e contro l’equità territoriale con la proposta di legge sull’Autonomia.”
Schlein ha inoltre esortato la Premier a rappresentare le vere priorità del Paese nel prossimo Consiglio Ue, mettendo da parte gli interessi della sua “famiglia politica” che, secondo le parole della segretaria, spesso divergerebbero dalle esigenze nazionali. Ha poi criticato l’adozione acritica delle politiche europee che, a suo vedere, aggraverebbero le condizioni italiane: attacchi al patto di stabilità e una politica di accoglienza inefficace.
Sul fronte dell’immigrazione, Schlein ha attaccato la posizione del governo italiano, dicendo che “oratori del governo non dovrebbero più parlare di divisione dei migranti in Europa come di un trionfo, ma piuttosto come di una capitolazione alle pressioni degli alleati, come il primo ministro ungherese Viktor Orban”.
Il discorso ha toccato anche tematiche ambientali, dove la segretaria del PD ha sottolineato l’importanza del Green Deal europeo, contestando l’atteggiamento del governo che tenderebbe a negare la crisi climatica anziché supportare le imprese italiane nel necessario processo di transizione ecologica. “Ci battiamo, anche congiuntamente, per ottenere un fondo europeo di almeno 100 miliardi per aiutare i paesi con infrastrutture meno moderne, come il nostro. Progetti concreti sono quelli che servono, non la propaganda vuota,” ha concluso Schlein.
Le dichiarazioni di Schlein delineano un severo e aperto contrasto con l’attuale leadership, prospettando una visione alternativa per l’Italia, profondamente radicata nei principi di solidarietà europea e progresso sociale. Resta da vedere come questo confronto continuerà a evolversi, con significative implicazioni per la politica interna italiana e il suo ruolo in Europa.