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Scivolata delle Borse Asiatiche: Cina e Australia chiudono l’anno in calo

In ECONOMIA
Dicembre 31, 2024

L’ultimo giorno dell’anno non porta auspici positivi per alcuni dei principali mercati azionari dell’Asia e dell’area del Pacifico, segnatamente quelli cinesi che registrano perdite significative. La Borsa di Shanghai chiude le proprie contrattazioni con un decremento dell’1,6%, mentre Shenzhen evidenzia una flessione ancor più marcata, pari al 2,5%.

Tale andamento si riflette negativamente anche sulla Borsa di Sidney, che annota una retrocessione dello 0,9%. Va notato che le piazze finanziarie di Tokyo e Seul non hanno aperto i battenti in questa giornata, ferme per la chiusura festiva. Al contempo, il mercato azionario di Hong Kong termina la sessione con un andamento sostanzialmente stabile, non mostrando variazioni rilevanti.

Queste oscillazioni nei mercati asiatici sono precipitate dai recenti risultati degli Indici PMI (Purchasing Managers’ Index), che misurano l’attività economica manifatturiera e dei servizi. Gli indici rilasciati per l’economia cinese non promettono una ripresa robusta nel breve periodo, gettando ombre sulla robustezza della sua crescita economica futura. I dati suggeriscono che le sfide dovute a crisi interne, come le tensioni nel settore immobiliare e l’instabilità di alcuni debiti aziendali, continuano a impattare negativamente sulla seconda economia più grande del mondo.

Questa situazione incerta influisce anche sui mercati azionari globali e sui future europei, i quali mostrano un avvio incerto nelle contrattazioni pre-apertura. In particolare, con i mercati finanziari di Francoforte e Milano rimasti chiusi, solo altri selezionati scambi europei hanno programmato sessioni ridotte.

La chiusura dell’anno in questo modo solleva questioni sulla capacità di ripresa globale e sul ruolo che la Cina continuerà a giocare in questo contesto. Se da un lato il gigante asiatico ha da tempo rappresentato un motore di crescita a livello mondiale, dall’altro si trova ora a esaminare internamente le modalità più efficaci per stabilizzare e stimolare la propria economia.

Non resta che attendere i primi mesi del nuovo anno per capire se questi trend negativi si confermeranno o se, al contrario, verranno contraddetti da una più solida e tangibile ripresa. Gli investitori globali, così come gli analisti economici, terranno senza dubbio d’occhio le notizie provenienti dall’Asia, essenziali per delineare le prospettive economiche del mondo intero per i mesi a venire.