Con il varo definitivo della manovra finanziaria previsto per il 28 dicembre, il panorama politico italiano si prepara ad affrontare un periodo particolarmente intenso. Le agende di governo, maggioranza e opposizione sono infatti cariche di appuntamenti cruciali che potrebbero riscrivere equilibri consolidati e tracciare nuove rotte per il futuro prossimo del Paese.
Uno degli impegni più rilevanti e urgenti riguarderà il Parlamento, chiamato a riprendere i lavori subito dopo l’Epifania per la nomina di quattro giudici della Corte costituzionale. Questa procedura necessita del consenso ampio, precisamente dei tre quinti dei voti, una soglia che il solo centrodestra non può garantire. La composizione attuale della Corte vede solo 11 giudici operativi su 15, il numero minimo per le deliberazioni legali; una situazione che pone l’organo giudiziario al limite delle sue capacità operative e che rende urgente l’intervento del Parlamento in seduta congiunta.
Parallelamente, si annuncia complessa anche la gestione governativa di quattro nuovi decreti ancora in attesa di essere pubblicati ufficialmente. Tra questi, il decreto Milleproroghe e il decreto sulla controversa questione degli armamenti all’Ucraina, un argomento che divide profondamente tanto le opposizioni (con il Partito Democratico a favore e il Movimento 5 Stelle e Avanti a sinistra contrari) quanto la stessa maggioranza. Si vocifera che nella Lega si stia valutando l’opzione di un ordine del giorno con ulteriori condizioni per l’approvazione del provvedimento.
La Camera, dal canto suo, affronta già dall’8 gennaio questioni di spessore come la riforma della giustizia, focalizzata sulla separazione delle carriere dei magistrati. Nonostante l’opposizione abbia espresso serie pregiudiziali, si prevede che la maggioranza riuscirà a portare avanti il provvedimento, aprendo la strada alla sua approvazione definitiva entro la pausa estiva.
L’attenzione si sposta anche su altre due importanti riforme: quella del premierato e della legge elettorale. Questa duplice modifica strutturale è stata menzionata da Giorgia Meloni durante l’evento Atreju, lasciando anticipare una conferenza stampa il 9 gennaio che si preannuncia ricca di dettagli e prospettive.
In aggiunta a questi temi caldi, c’è la controversa proposta di legge sulla Corte dei Conti, promossa da Tommaso Foti. Questa mira a trasformare l’istituto da organo di vigilanza a supporto operativo per le pubbliche amministrazioni, al fine di accelerare l’impiego dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La proposta, tuttavia, non manca di sollevare critiche, incluso il dissenso di alcuni magistrati contabili e attenzioni specifiche da parte del Quirinale.
Con un calendario tanto carico di appuntamenti e decisioni, il nuovo anno si annuncia come un periodo di fervente attività parlamentare, con implicazioni che potrebbero rivelarsi determinanti per il futuro politico e sociale dell’Italia.