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Sindaci Umbri Uniti Contro il Crimine Organizzato

In POLITICA
Marzo 22, 2024

In una mattinata densa di simbolismi e con lo spirito di cooperazione che spesso caratterizza le cariche istituzionali locali, i sindaci dell’Umbria hanno portato un messaggio chiaro e deciso contro il crimine organizzato, schierandosi apertamente al fianco del loro collega di Bari, Antonio Decaro. La scalinata di Palazzo dei Priori a Perugia è diventata lo sfondo per un gesto di visibile sostegno, con uno striscione proclamante “Contro le mafie ConAntonioDeCaro” fieramente esposto prima della cerimonia ufficiale che ha commemorato il cinquantesimo anniversario dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) dell’Umbria.

Moreno Landrini, vicepresidente dell’ANCI e promotore dell’iniziativa, ha espresso la necessità di un’azione comune e solidale tra i sindaci, soprattutto in seguito a eventi destabilizzanti che richiamano un’attenzione nazionale. È importante, ha sottolineato Landrini, non solo prendere posizione pubblicamente ma anche reagire concretamente contro il fenomeno mafioso che non risparmia nessuna regione, neanche quelle tradizionalmente ritenute meno interessate da queste problematiche.

La mafia, da sempre connotata come una piaga del Sud Italia, negli ultimi anni ha mostrato la propria capacità di infiltrarsi nel tessuto economico e sociale di molte altre regioni, compresa l’Umbria. Le amministrazioni locali, quindi, sono chiamate a un ruolo sempre più cruciale nella prevenzione e nel contrasto di queste organizzazioni criminali, un ruolo che va al di là delle appartenenze politiche e che trova radici nell’impegno civico e nella tutela del bene comune.

La solidarietà manifestata nei confronti di Antonio Decaro non è solo un atto di supporto personale, ma rappresenta la condivisione di una battaglia che vede i sindaci in prima linea a difesa della legalità. È un segnale forte e condiviso che esprime la necessità di un fronte comune e di una resistenza attiva contro ogni forma di illegalità e corruzione.

Recando in alto quello striscione a Perugia, i sindaci umbri hanno quindi trasmesso un messaggio che va ben oltre le mura cittadine: in Italia c’è una parte dello Stato e della società civile che non intende cedere il passo all’intimidazione mafiosa, che rimane vigile e che è pronta a mobilitarsi per salvaguardare i principi di legalità e giustizia su cui si fonda la Repubblica. In un’epoca in cui la lotta alla mafia necessita di un impegno collettivo che coinvolga tutti i livelli istituzionali, l’esempio umbro diventa simbolo di una resistenza che non conosce confini regionali e che si nutre dell’essenziale sostegno reciproco tra rappresentanti eletti del popolo.