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Stabilità nei mercati europei nonostante l’incertezza dei dazi USA

In ECONOMIA
Gennaio 20, 2025

In un contesto internazionale marcato da incertezze e speculazioni, i mercati azionari europei hanno dimostrato una resilienza notevole nella loro ultima sessione. Nonostante l’assenza del riferimento del mercato statunitense, chiuso per il Martin Luther King Day, le principali piazze del Vecchio Continente hanno registrato leggeri rialzi, guidati da un clima di cautela ma sostanziale positività.

Francoforte si è distinta con una crescita dello 0,6%, seguita da Parigi e Amsterdam, entrambe in aumento di mezzo punto percentuale. Madrid non è stata molto indietro, con un rialzo dello 0,4%. La Borsa di Londra ha mostrato un incremento più moderato dello 0,3%. A risaltare per prudenza è stata la Borsa di Milano, che ha oscillato attorno alla parità, evidenziando una certa indecisione tra gli investitori locali.

Il vero protagonista della giornata è stato però il Dollaro USA, che ha registrato una caduta considerevole rispetto alle principali valute globali. Questa flessione viene interpretata come una reazione agli ultimi sviluppi politici negli Stati Uniti, dove il neoeletto presidente Donald Trump sembra indirizzato verso una politica commerciale meno aggressiva di quanto previsto, soprassedendo temporaneamente all’imposizione di nuovi dazi. Tale scenario ha visto l’euro salire fino a 1,04 dollari, mostrando una ripresa dell’1,2% rispetto alla valuta americana. Anche il dollaro canadese e australiano hanno visto guadagni simili, mentre la sterlina britannica ha guadagnato circa un punto percentuale raggiungendo un tasso di cambio di 1,229. Lo yen giapponese ha registrato una minore variazione verso il dollaro, attestandosi a un calo dello 0,3%.

Il clima sul fronte dei titoli di stato europei si è mostrato leggermente più disteso, con lo spread Btp-Bund che ha rilevato una lieve contrazione posizionandosi sui 110 punti base. Questa diminuzione è un indicatore della crescente fiducia degli investitori nelle capacità finanziarie dell’Italia rispetto al solido riferimento tedesco.

Nel settore delle materie prime, il mercato ha mostrato movimenti contrastanti: mentre il gas naturale ha incrementato il suo prezzo di circa due punti percentuali, il petrolio ha subito una decrescita di circa l’1%, stabilizzandosi poco sopra i 76 dollari al barile. Questi movimenti riflettono una continua volatilità in un settore estremamente sensibile a variazioni economiche globali e politiche energetiche.

A Piazza Affari, alcuni titoli hanno mostrato performance particolarmente significative. Iveco e Stellantis hanno registrato un incremento superiore al 2%, evidenziando una fiducia crescente nel settore automobilistico, mentre Enel ha visto un calo speculare di circa il 2% a 6,8 euro, riflettendo forse preoccupazioni per le regolamentazioni future nel settore energetico.

La seduta si è quindi chiusa su toni generalmente positivi per le borse europee, dimostrando una resilienza che rassicura gli investitori circa la stabilità del mercato nel medio termine. Le decisioni future sul fronte dei dazi negli USA saranno cruciali per determinare le tendenze del mercato nei prossimi mesi, con gli investitori che rimangono in attesa di ulteriori sviluppi.