
Nel panorama economico italiano, il settore immobiliare continua a mostrare un’inedita resilienza in un contesto di domanda debole, come evidenziato dall’ultimo sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia. Nel dettaglio, nei primi mesi del 2024, la percezione prevalente tra gli operatori del settore è stata quella di una stabilità nei prezzi delle abitazioni. Nonostante ciò, una minoranza, seppur leggermente crescente, ha segnalato un lieve aumento delle quotazioni.
L’inchiesta, effettuata da Bankitalia tra il 27 marzo e il 29 aprile 2024 e coinvolgendo un campione di agenti immobiliari, ha portato alla luce un quadro del mercato sia sfidante che intrigante. Durante il trimestre oggetto di analisi, la domanda di immobili ha mostrato segni di fragilità, benché alcuni indizi suggeriscono possibili ammorbidimenti in questa tendenza. In particolare, la diminuzione dei potenziali acquirenti è apparsa meno marcata rispetto a precedenti rilevazioni, sebbene le indicazioni di una domanda in aumento siano ancora poco diffuse.
Le difficoltà nel mercato immobiliare non si fermano alla domanda. Anche l’offerta ha incontrato ostacoli, con una riduzione degli incarichi di vendita registrati dalla maggior parte degli agenti. Inoltre, il numero di transazioni concretizzatesi ha subito una contrazione sia rispetto al trimestre precedente sia in confronto allo stesso periodo del 2023. Ciò nonostante, l’ambiente per la negoziazione di prezzi si mantiene sul filo dell’equilibrio, con sconti medi richiesti dai venditori e tempi di vendita vicini ai minimi storici dal principio della rilevazione di questi dati.
Una nota di ottimismo viene dalla provenienza di segnali positivi riguardanti il finanziamento delle transazioni immobiliari. Gli acquirenti sembrano incontrare meno difficoltà nell’ottenere prestiti per l’acquisto di una casa, e si è verificato un rialzo nella quota di transazioni sostenute da mutui.
Se si sposta lo sguardo verso il mercato degli affitti, questo si dimostra dinamico con una marcata tendenza al rialzo dei canoni di locazione. Tale tendenza è sostenuta sia dalla contrazione dell’offerta sia dall’allargamento della domanda. Questo implica che, nonostante le sfide nel segmento delle vendite, il settore locativo si sta rafforzando, presentando un segmento relativamente vivace del mercato immobiliare.
Infine, è essenziale menzionare le prospettive future legate alla nuova legislazione europea sulla prestazione energetica degli edifici. Le aspettative degli operatori suggeriscono eventualità di riduzioni nei prezzi delle abitazioni meno efficienti dal punto di vista energetico, sebbene l’impatto previsto di tale legislazione appaia ora più contenuto rispetto alle rilevazioni passate.
In un contesto economica generale di incertezza, il mercato immobiliare italiano mostra una complessità che sfida interpretazioni univoche. Tra stabilità dei prezzi e domanda indebolita, emergono dynamismi specifici che segnalano tanto i punti di forza quanto le vulnerabilità di questo settore fondamentale per l’economia del paese.