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Una Nuova Frontiera nella Protezione dell’Infanzia Digitale: la Proposta di Legge sui Baby Influencer

In POLITICA
Maggio 15, 2024

Nell’era digitale, la salvaguardia dei minori acquisisce sfaccettature sempre più complesse, soprattutto quando si tratta di proteggerli nella gabbia di vetro dei social media. A giugno, l’Assemblea discuterà una proposta di legge rivoluzionaria finalizzata a regolare il fenomeno dei cosiddetti ‘baby influencer’ e dello ‘sharenting’. La normativa, promossa dalla deputata del Movimento 5 Stelle Gilda Sportiello, nasce dall’urgente necessità di controllare la divulgazione delle immagini e dei video dei minori sulle piattaforme online, minimizzando i rischi associati a tale esposizione.

La proposta, depositata il 12 marzo 2024, si avvia a percorrere il suo iter parlamentare con un obiettivo chiaro: introdurre misure concrete per proteggere gli interessi e il benessere psicofisico dei minori nel contesto digitale. La continua esposizione sui media digitali non è priva di conseguenze; studi dimostrano l’implicazione di vari danni, dall’invasione della privacy alle ripercussioni psicologiche a lungo termine sui giovani protagonisti di queste piattaforme.

Tra gli aspetti innovativi della legge, spicca l’introduzione del diritto all’oblio per i minori, un concetto che garantisce la possibilità di cancellare le informazioni personali dalla rete a richiesta, preservando così la loro integrità futura. Inoltre, la proposta prevede che i proventi generati dalle attività online dei minori siano versati in un conto corrente speciale, gestito da un curatore legale designato dal tribunale, garantendo che tali fondi siano utilizzati esclusivamente a vantaggio dei minori stessi e non sfruttati da terzi.

Altro pilastro di questa proposta è l’estensione delle leggi sul lavoro minorile al contesto dei social media, trattando l’attività degli influencer sotto l’età legale come una forma di lavoro e assicurando quindi regolamentazioni e protezioni analoghe a quelle previste per altri tipi di impiego giovanile.

La necessità di tali misure è evidenziata dalla preoccupazione crescente riguardo al fenomeno dello sharenting, pratica sempre più comune con cui genitori e tutori condividono dettagli della vita privata dei bambini in modo massivo e spesso inconsapevole. Questa abitudine rischia di compromettere la sicurezza e la privacy dei minori, esponendoli a pericoli non sempre prevedibili.

Sportiello, con la sua proposta, non solo mira a proteggere i minori dalla sovraesposizione online, ma anche a sensibilizzare la società sull’importanza di considerare i bambini non come meri strumenti di entertainment digitale, ma come individui con diritti propri che devono essere rispettati e tutelati.

Esprimendo soddisfazione per il sostegno ottenuto, la Sportiello indica questa misura legislativa come un passaggio fondamentale per la protezione dell’infanzia nell’ambiente digitale, un campo in cui l’Italia sta cercando di porsi all’avanguardia con regolamenti adeguati e tempestivi.

Con la sua proposta, la deputata del M5S inaugura un dibattito critico e necessario sulla presenza dei minori nel mondo digitale, promettendo di aprire una nuova pagina nella legiferazione dedicata all’infanzia e all’adolescenza, coerente con le sfide e le complessità dell’era moderna. In attesa di giugno, il paese osserva con interesse verso un passo che potrebbe definire un nuovo standard nel trattamento dei diritti digitali dei più giovani.