La lotta contro il bullismo e il cyberbullismo in Italia ha raggiunto un significativo traguardo con l’approvazione unanime, da parte della Camera, di una proposta di legge che mira a rafforzare le misure preventive, specialmente in ambito scolastico. Questa nuova legge non solo segna un passo decisivo nella protezione dei minori dalla violenza fisica e psicologica, ma introduce anche una giornata dedicata alla sensibilizzazione. La “Giornata del rispetto”, fissata per il 20 gennaio, coincide con la nascita di Willy Monteiro Duarte, il giovane che ha perso tragicamente la vita a Colleferro a seguito di un brutale assalto.
Il processo legislativo ha visto un lungo percorso, con intoppi e pause, ma finalmente nella presente legislatura la proposta è stata ripresa e arricchita, privilegiando approcci preventivi a quelli puramente punitivi. La legge prevede la creazione di un tavolo tecnico presso il Ministero dell’Istruzione per elaborare, entro 30 giorni dalla sua istituzione, un piano d’azione contro il bullismo e il cyberbullismo. Questo piano includerà linee guida che ogni istituto scolastico dovrà adottare attraverso un proprio codice di comportamento interno.
Oltre al piano di azione, le scuole dovranno istituire tavoli di monitoraggio che coinvolgono studenti, insegnanti, famiglie e esperti, per osservare l’andamento delle iniziative anti-bullismo e valutare l’efficacia delle strategie adottate. Inoltre, gli accordi regionali potrebbero permettere agli istituti di richiedere supporto psicologico per gli studenti e facilitare il loro inserimento e partecipazione sociale.
Dal punto di vista educativo, il ruolo dei dirigenti scolastici sarà cruciale. Saranno loro a informare le famiglie di eventuali episodi di bullismo e a promuovere iniziative educative rivolte ai giovani coinvolti. Nei casi più seri, sarà necessario il coinvolgimento delle autorità competenti, che potrebbero considerare percorsi riabilitativi.
Un altro aspetto fondamentale della legge è la riscrittura di una normativa che risale al 1934 riguardante l’affidamento di minori a servizi sociali. La nuova legge specifica che tale provvedimento può essere preso anche in casi di “condotte aggressive, anche in gruppo o telematiche”, promuovendo la mediazione e progetti rieducativi sotto la supervigione dei servizi sociali.
La definizione di bullismo, secondo il testo legislativo, è chiara e dettagliata: si tratta di “aggressioni o molestie reiterate”, fisiche o psicologiche, che infondono “ansia, timore, isolamento o emarginazione”. La legge comprende anche atti quali l’istigazione al suicidio, le minacce, i ricatti, e il furto o danneggiamento di proprietà.
Questa legge rappresenta un esempio di come la legislazione può evolvere per rispondere efficacemente alle sfide sociali emergenti, ancor più nella nostra era digitale. Significa anche che l’Italia è in prima linea nella promozione di un ambiente scolastico più sicuro e inclusivo, dove per i minori la priorità è l’apprendimento e la crescita personale in ambienti liberi da paura e discriminazione. La memoria di Willy Monteiro Duarte resta così onorata non solo nel ricordo, ma nell’azione attiva contro la brutalità che ha segnato la sua fine.