63 views 3 mins 0 comments

Urgente Cambio di Rotta: Il Papa Confronta la Crisi Globale dell’Energia Impura

In POLITICA
Agosto 31, 2024

Recentemente, nel corso di un’udienza in Vaticano con dirigenti e collaboratori di Terna, il Papa ha sollevato una questione cruciale che affligge il nostro pianeta: l’abbondanza di energia “sporca”. Con questo termine, Francesco non si riferisce solamente all’uso eccessivo di combustibili fossili, ma denuncia anche le profonde ingiustizie sociali che tali pratiche perpetuano. Le sue parole invitano a una riflessione profonda sulla direzione che l’umanità sta seguendo in termini di produzione e consumo energetico.

L’energia sporca, come sottolineato da Francesco, si configura non solo attraverso l’uso di fonti non rinnovabili ma è inquinata anche da disuguaglianze, conflitti e una distribuzione del lavoro che vanta ritmi frenetici e spesso disumani. Questi aspetti contribuiscono a un ciclo di sfruttamento che va a scapito dei più vulnerabili, centralizzando enormi profitti in pochissime mani. Questa situazione si traduce in una crisi ambientale che è, indissolubilmente, anche una crisi umana e sociale.

Durante l’incontro, il Papa ha enfatizzato l’importanza di perseguire metodi di produzione e consumo energetico che siano sostenibili, giusti e inclusivi. Ha messo in luce come la “buona energia” non debba essere vista unicamente come un traguardo tecnologico, ma come un obiettivo che abbraccia la giustizia sociale e l’equità. Il concetto di inclusione energetica e di democrazia energetica presentato da Papa Francesco propone una sfida a molteplici dimensioni, ribadendo che non è possibile realizzare una società realmente democratica finché persistono disparità significative nell’accesso alle risorse energetiche.

Le parole del Pontefice hanno risuonato come un appello urgente a riconsiderare e riformulare le politiche energetiche globali. Ci interpella direttamente sulla necessità di una transizione energetica che non sia solo ecologica ma anche profondamente equa, che garantisca a tutti non solo l’accesso ma anche la partecipazione attiva nella gestione delle risorse energetiche.

In questa luce, le iniziative come quelle portate avanti da Terna assumono un valore significativo. L’operato di questa società nel promuovere un futuro alimentato da energie rinnovabili risalta come esempio di quella transizione energetica che il Papa auspicava. Collaborazioni tra il settore pubblico, il settore privato e le istituzioni religiose possono effettivamente spianare la via verso un futuro più sostenibile e giusto.

La critica del Papa all’energia sporca ci invita a riflettere sulla nostra responsabilità individuale e collettiva nella crisi climatica. È un monito a non restare indifferenti di fronte alle ingiustizie e a lavorare insieme per un mondo in cui le tecnologie verdi e le politiche inclusive possano realmente dare forma a una comunità globale più equa e sostenibile. L’incontro con i rappresentanti di Terna non è stato soltanto una formalità, ma un momento di vera sensibilizzazione verso una delle questioni più critiche del nostro tempo. Resta da vedere come queste parole si tradurranno in azioni concrete nei prossimi anni, sia in Italia che nel resto del mondo.