La Coldiretti ha recentemente lanciato un appello forte e chiaro per l’abbattimento di tutti i cinghiali in Italia, a seguito di nuovi casi di peste suina africana (PSA) riscontrati in allevamenti di maiali tra Novara e Vercelli. Questa richiesta drastica è stata avanzata dopo una videoconferenza che ha visto la partecipazione di circa 500 allevatori, preoccupati per la diffusione della malattia, che rappresenta una seria minaccia non solo per l’economia agricola, ma anche per la salute pubblica.
La PSA è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce i suini, senza però essere pericolosa per l’uomo. Tuttavia, può causare gravi perdite economiche e destabilizzare intere filiere produttive. I cinghiali sono considerati uno dei principali vettori della diffusione della malattia, motivo per cui Coldiretti ritiene necessario un intervento radicale per contenerne la popolazione.
La proposta di abbattimento totale dei cinghiali è giustificata, secondo Coldiretti, dalla necessità di proteggere gli allevamenti suini e preservare un settore già messo a dura prova dalla pandemia e dalle altre crisi economiche. Tuttavia, questa posizione potrebbe suscitare dibattiti e polemiche, poiché coinvolge questioni di gestione della fauna selvatica e di equilibrio ambientale.
di Mat. Lib.
