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Urgente Revisione della Regolamentazione sul Riutilizzo delle Acque Reflue in Italia

In ECONOMIA
Dicembre 17, 2024

In un momento in cui le questioni ambientali e la sostenibilità assurgono sempre più a prioritari nei dibattiti pubblici e nelle politiche governative, l’Italia si trova di fronte a una significativa sfida riguardante la gestione delle acque reflue. L’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) ha recentemente sollevato importanti questioni in merito al decreto presidenziale attualmente in valutazione che regolamenta il riutilizzo delle acque reflue trattate.

Francesco Vincenzi, presidente dell’ANBI, è intervenuto richiedendo al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, di riaprire le consultazioni su tale regolamentazione. L’esigenza nasce dalla valutazione che il decreto potrebbe portare pesanti oneri economici per l’agricoltura e i consorzi di bonifica responsabili della gestione del territorio, e potenziale conflitto con gli operatori degli impianti di trattamento delle acque e il servizio idrico integrato.

Il documento, come evidenziato da Vincenzi, inserisce ostacoli significativi alla fruizione delle acque trattate da parte degli enti di bonifica e pone in discussione la fattibilità dell’intero sistema di riutilizzo. Una preoccupazione maggiormente accentuata dalla previsione che i costi relativi alla depurazione dovrebbero essere supportati dalle aziende agricole, che si trovano già a fronteggiare sfide economiche considerevoli.

In Italia, il settore agroalimentare rappresenta non solo un patrimonio culturale e paesaggistico, ma è essenziale per la sicurezza alimentare del paese. Pertanto, gravare tali enti con costi supplementari potrebbe non solo compromettere la loro stabilità finanziaria, ma anche minarne la capacità di produrre cibo sano per la popolazione. Inoltre, la possibile traslazione di queste spese aggiuntive si pone in un contesto dove alcuni operatori del settore già impongono tariffe significative per i servizi di depurazione.

L’ANBI, con il supporto di Copa-Cogeca, sta cercando di influenzare anche il dialogo a livello europeo, in particolare con la Direzione Generale per l’Ambiente della Commissione Europea, per garantire che queste problematiche siano adeguatamente affrontate nel testo del decreto. Tale impegno sottoforma di dialogo interistituzionale è cruciale per allineare le politiche nazionali con gli standard e le aspettative europee in termini di sostenibilità e protezione ambientale.

In conclusione, l’appello dell’ANBI mette in luce l’urgentissima necessità di un esame approfondito e di una riapertura della concertazione sulla gestione delle acque reflue in Italia. Solo attraverso un dialogo costruttivo e inclusivo sarà possibile raggiungere una soluzione equilibrata, che tuteli gli interessi del settore agricolo senza compromettere la qualità e la salubrità dell’ambiente e del cibo che ogni giorno raggiunge le tavole degli italiani. La situazione attuale invoca una riflessione critica sulle priorità e sulle politiche ambientali del paese, per assicurare un futuro sostenibile per tutti i settori coinvolti.