Zero affronta nuovamente la sfida verso l’innovazione sostenibile lanciando la quarta edizione del suo programma di accelerazione per startup nel settore delle tecnologie pulite, o cleantech. In questa nuova fase, l’iniziativa si arricchisce della collaborazione di nuovi e significativi partner, sia istituzionali che aziendali, configurando un panorama sempre più ampio e interconnesso il cui fine è quello di promuovere uno sviluppo industriale eco-sostenibile.
Nata dalla sinergia tra Cdp Venture Capital e Eni, tramite Joule – la scuola di impresa di Eni, questa edizione è gestita da Zest ed Elis, due realtà di spicco nell’ambito dell’innovazione e del supporto alle imprese. Il programma vanta rinnovate collaborazioni con entità di rilievo come il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e SACE, oltre al supporto di ESA (Agenzia Spaziale Europea). Accanto a loro, figure consolidati come Acea, Microsoft e Vodafone che continuano a sostenere il progetto, confermando la loro fiducia ne l’impact potenziale del programma.
Il fulcro di questa iniziativa risiede nel sostegno concreto alle startup selezionate, le quali possono beneficiare fino a 120 mila euro di investimenti e un percorso di accelerazione della durata di cinque mesi. Durante questo periodo, i progetti di startup vengono non solo finanziati ma anche accuratamente seguiti attraverso programmi di sperimentazione industriale e valutazione dell’impatto ambientale, con un occhio di riguardo alla decarbonizzazione e alla sostenibilità delle pratiche industriali.
L’obiettivo principale resta quello di abilitare nuove imprese a inserirsi con prepotenza nel mercato con soluzioni innovative che riguardano l’uso di energie alternative, l’economia circolare, la gestione efficiente dei rifiuti e lo sviluppo sostenibile del territorio. L’idea è di costruire un ecosistema in cui le nuove tecnologie pulite possano essere testate, messe a punto e infine scalate, contribuendo effettivamente alla riduzione dell’impatto ambientale delle attività produttive.
Dal 2021, anno di nascita del programma, Zero ha già dimostrato la sua capacità di catalizzare fondi e risorse, accelerando 30 startup che, grazie al supporto ricevuto, hanno poi attirato ulteriori 3 milioni di euro da co-investitori e importanti fondi di venture capital, anche a livello internazionale.
In conclusione, la nuova edizione del programma di accelerazione di Zero non è solo una finestra di opportunità per le startup emergenti nel campo delle cleantech, ma rappresenta anche un formidabile strumento di trasformazione industriale verso pratiche più rispettose dell’ambiente. Questo sforzo congiunto tra grandi corporazioni, enti di ricerca e capitali di rischio dimostra un segnale incoraggiante verso la possibile realizzazione di un futuro industriale più verde e sostenibile. Con questi passi, l’Italia si posiziona come uno dei paesi leader nella ricerca e applicazione di tecnologie all’avanguardia volte al conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile globale e decarbonizzazione.