“I dubbi sollevati sulla gestione della municipalizzata Mercogliano Servizi non sono stati fugati né dall’amministratore unico dell’azienda, né dal sindaco o dalla giunta comunale, che invece hanno dovuto giustificarsi con i cittadini anche per l’aumento dei costi di accesso alla piscina comunale. I numeri e gli atti ufficiali, intanto, confermano le preoccupazioni”. Ad affermarlo è Giovanni Ardolino, presidente nazionale di Acai onlus, associazione di tutela dei consumatori e degli inquilini. “I mercoglianesi – prosegue il rappresentante sindacale – stanno esprimendo un giudizio negativo sui servizi locali e alla luce dei fatti hanno pienamente ragione. Ma purtroppo le istituzioni sembrano sorde. La qualità dei servizi è peggiorata e i costi sono aumentati in questi anni. La scommessa della municipalizzata è stata fallimentare e gli oneri di tale scelta amministrativa sono ricaduti doppiamente sulla comunità, che ha dovuto sostenerne il peso economico, senza alcun ritorno. Verificando i pagamenti della società partecipata, relativi al 2023, emergono tra le diverse spese correnti numerose collaborazioni esterne e il pagamento di un incarico di direzione tecnica della piscina comunale, con l’esborso di due bonifici di 4.800 euro ciascuno, affidato ad un dipendente dell’ente, senza però che risultino atti deliberativi che lo autorizzino, considerato normalmente non essere destinatari di incarichi esterni. Emerge, inoltre, anche un incarico tecnico, di quasi 2.700 euro, ad un ingegnere cugino del sindaco. Senza contare poi la determina di proroga di due mesi ai 9 ausiliari del traffico assunti con contratto part time a tempo determinato, per 1 anno, che evidenzia una gestione approssimativa, precaria e anche per certi versi arbitraria del personale in forza alla Mercogliano Servizi, cioè caratterizzata dall’assenza di programmazione e non adoperando procedure pubbliche e lineari. Tutti elementi che quantomeno non depongono bene, in termini di trasparenza, sempre che – ma non spetta a noi dirlo e accertarlo – non abbiano rilievo di altro tipo. Ci risulta, poi, che lo stesso incarico attribuito dal sindaco di Mercogliano, Vittorio D’Alessio, all’amministratore unico della municipalizzata, Domenico Landi, che svolge anche il ruolo di vicesindaco di Atripalda, sia scaduto a fine giugno, senza essere rinnovato. Come si sta, dunque, procedendo per la gestione? Landi sta continuando, senza alcuna conferma formale, ad emettere provvedimenti e pagamenti? Non c’è il rischio che questi atti siano nulli?”. “E’ tempo – conclude Ardolino – che il vertice della municipalizzata e quello del Comune chiariscano i dubbi legittimi che emergono dalla lettura degli atti, ma anche che voltino pagina nel metodo di gestione delle risorse pubbliche e della società partecipata, che ad oggi è stata soltanto un affare per la politica, di sicuro non per i cittadini”.
dalla redazione