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“All’attenzione su Rafah: Gli Studenti di Napoli in Marcia per la Palestina”

In POLITICA
Maggio 10, 2024

Negli ultimi giorni, le strade di Napoli sono diventate l’epicentro di una manifestazione studentesca di solidarietà, con l’obiettivo di portare attenzione globale verso la difficile situazione di Rafah, una città della Striscia di Gaza. L’appello è stato lanciato dalla Rete studenti per la Palestina sotto il leitmotiv “All eyes on Rafah”, chiedendo un’attenzione internazionale sull’imminente minaccia di un attacco da parte di Israele.

Il corteo, iniziato dall’iconica sede di Lettere dell’Università Federico II, si è snodato fino a raggiungere Piazza Bovio. Qui, di fronte agli uffici di una nota compagnia di navigazione e logistica israeliana, gli studenti hanno espresso la loro protesta in modo visivamente impattante, dipingendo con vernice bianca le parole “All eyes on Rafah” sull’asfalto.

La decisione di posizionarsi di fronte a una società israeliana non è casuale ma simbolica, rappresentando un tentativo di collegare direttamente le attività economiche e logistiche israeliane con le politiche del loro governo verso la Palestina. Questo atto di protesta non solo enfatizza la solidarietà degli studenti con la causa palestinese ma cerca anche di influenzare le percezioni e le politiche attraverso un’azione diretta e visibile.

L’Università Federico II di Napoli, noto centro di attivismo e dibattito culturale, è stata la sede di partenza per il corteo, dimostrando ancora una volta il ruolo degli ambienti accademici come catalizzatori del cambiamento sociale e politico. Gli studenti, che nei giorni antecedenti si sono anche accampati con tende in segno di protesta, hanno mostrato un impegno attivo e continuativo, evidenziando quanto la questione di Rafah sia sentita dalla comunità studentesca.

La mobilitazione a Napoli è solo l’ultimo esempio di come le questioni legate al conflitto israelo-palestinese continuino a risonare a livello globale, influenzando l’opinione pubblica e i movimenti di base in diversi paesi. Essa si inserisce in un contesto più ampio di manifestazioni e iniziative che, negli ultimi anni, hanno visto una crescente sensibilizzazione e partecipazione da parte di cittadini e studenti europei alle vicende del Medio Oriente.

Il richiamo all’azione da parte degli studenti di Napoli non solo mette in luce l’umana tragedia di Rafah ma sottolinea anche l’interdipendenza delle vicende mediorientali con le policy internazionali. Attraverso gesti simbolici e pubblici come quello osservato in Piazza Bovio, si amplifica il messaggio che le dinamiche geopolitiche globali dipendono fortemente dalle reazioni e dalle pressioni delle società civili di tutto il mondo.

Questa manifestazione rimarca l’importanza del dialogo interculturale e della comprensione transnazionale sui diritti umani e sui conflitti internazionali. Con le loro azioni, gli studenti napoletani hanno inviato un messaggio chiaro: la solidarietà non conosce confini, e l’attenzione del mondo è essenziale per portare alla luce e contestare ingiustizie ovunque esse si manifestino. Nel loro piccolo, hanno contribuito a mantenere acceso il dibattito su uno dei nodi più complessi della politica internazionale.