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“Architettura fuori sede”: una riflessione sull’eccellenza degli architetti irpini nel mondo.

Tra i relatori, il presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Avellino, Erminio Petecca, e gli architetti Luciano Aletta, Massimo Russo e Luigi Nefasto, tutti originari dell’Irpinia e affermatisi in contesti nazionali e internazionali.

Si è tenuto presso la sede dell’Ordine degli Architetti di Lecco l’evento dal titolo “Architettura fuori sede”, organizzato dalla Fondazione e dall’Ordine degli Architetti PPC di Lecco. L’incontro, moderato dal presidente dell’Ordine di Lecco, Anselmo Gallucci, ha ospitato importanti figure del panorama architettonico italiano ed europeo. Tra i relatori, il presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Avellino, Erminio Petecca, e gli architetti Luciano Aletta, Massimo Russo e Luigi Nefasto, tutti originari dell’Irpinia e affermatisi in contesti nazionali e internazionali. L’evento è stato introdotto da Giulia Torregrossa, rappresentante del gruppo operativo politiche attive del lavoro del Consiglio Nazionale degli Architetti.  L’architetto Erminio Petecca ha tracciato un quadro affascinante del territorio irpino, descritto come un’area interna dotata di un potenziale paesaggistico e culturale. “L’Irpinia offre una qualità del paesaggio unica, caratterizzata da colline sinuose, borghi medievali e ben 78 castelli, una ricchezza che può diventare una leva per contrastare lo spopolamento”, ha affermato. Petecca ha sottolineato l’importanza di valorizzare le peculiarità del territorio, in competizione con aree dal forte richiamo internazionale come Napoli, la Costiera Amalfitana e Pompei.  L’architetto Luciano Aletta, che oggi vive e lavora a Parigi, ha condiviso il suo percorso professionale, segnato da collaborazioni prestigiose e da un approccio innovativo basato sulla modalità giuridica della “rete-contratto”. Durante il suo intervento, Aletta ha proposto un’idea di sviluppo per l’area del Sabato di Avellino, dimostrando un forte legame con il territorio d’origine. Massimo Russo, docente ed esperto di Intelligenza Artificiale applicata all’architettura, ha evidenziato l’importanza della tecnologia come strumento per innovare e competere nei mercati globali. “Quando l’I.A. interagisce con l’intelligenza umana, si crea una rivoluzione computazionale che rende anche i piccoli studi competitivi a livello internazionale”, ha spiegato. Russo ha inoltre sottolineato il valore dei bandi di concorso per promuovere un’architettura di qualità, ispirandosi al modello francese. L’architetto Luigi Nefasto ha invece presentato il suo progetto per la “Mary Hare School”, un innovativo sistema di alloggi per studenti. L’edificio, progettato con un sistema di ventilazione naturale, rappresenta un esempio di architettura sostenibile e attenta alle esigenze di qualità ambientale, un tema cruciale in un’epoca post-pandemica. La serata ha rappresentato un’occasione preziosa per riflettere sull’impatto della formazione e delle esperienze internazionali di validi professionisti italiani, in particolare irpini, e sul valore del loro contributo al panorama architettonico globale. L’evento ha dimostrato come il dialogo tra territori e realtà professionali possa generare nuove idee e opportunità, unendo tradizione e innovazione. L’Ordine degli Architetti di Lecco, rappresentato dagli architetti Anselmo Gallucci e Giulia Torregrossa, insieme ai presenti, si sono manifestati entusiasti di proseguire il confronto su temi centrali dell’architettura e del territorio.

dalla redazione