“La decisione del presidente della Nuova Domiziana spa, Vincenzo Schiavone, di spostare altrove i posti letto di Villa Esther, determinando il rischio della sua chiusura, è politicamente inaccettabile. Non si contesta la legittimità della decisione, ma privare Avellino di un presidio sanitario così importante significa depauperare il suo patrimonio di assistenza medico-ospedaliera e ambulatoriale. Parliamo di un’eccellenza che fa parte della nostra storia, di un punto di riferimento per l’ortopedia e la salute in generale, non solo a servizio di rione San Tommaso ma dell’intera provincia. Ritengo doveroso da parte del futuro sindaco, chiunque esso sia, battersi per evitare questo ennesimo impoverimento sociale. Impegno primario della prossima amministrazione dovrà essere lavorare per attrarre investimenti privati sul nostro territorio, e a maggior ragione salvaguardare quelli esistenti, soprattutto quando si parla di eccellenze consolidate. Rivolgo un appello a tutti i candidati a sindaco, alle forze sindacali ed associative ad unirsi in questa battaglia a difesa della permanenza di Villa Esther. Evitando che Avellino si ritrovi con una nuova ferita aperta nel comparto sanitario, come già accaduto in passato per diversi presidi della provincia” conclude Rino Genovese.
di Marco Iandolo