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Riforma Edilizia Minore: Il Nuovo Decreto Salva-Casa

In ECONOMIA
Maggio 23, 2024

Nella giornata di ieri, il Consiglio dei Ministri ha portato a termine la revisione del tanto atteso decreto Salva-Casa, promosso dal vicepremier e ministro Matteo Salvini. Il documento, destinato a rivoluzionare il panorama delle operazioni immobiliari minori, ha incluso novità come l’introduzione di agevolazioni relative a tende e pompe di calore, oltre a una serie di importanti definizioni sulle tolleranze costruttive.

Il cuore del decreto si focalizza sulla risoluzione di problematiche abitative emergenti, che ostacolano le compravendite per via di irregolarità minori spesso incontrate nella pratica quotidiana. La bozza del decreto chiarisce che il focus è stato posto su “lievi difformità” strutturali e non su eccessi costruttivi di gravità maggiore, come la modifica di muri portanti o abusi edilizi evidenti. Matteo Salvini ha esplicitato l’intento legislativo affermando che il decreto non si configura come un condono: le irregolarità gravi continueranno a essere perseguite con fermezza, mentre verrà concessa una maggiore flessibilità per errori di piccola entità, che non compromettano la sicurezza né l’integrità degli edifici.

Le novità principali introdotte riguardano la categoria degli interventi in “edilizia libera”, per i quali non sarà necessaria alcuna autorizzazione pregressa, qualora questi non alterino in modo significativo l’assetto degli immobili. Tra questi, rientrano l’installazione di tende e coperture leggere, nonché l’aggiunta di pompe di calore e vetrate amovibili per miglioramento delle prestazioni energetiche ed acustiche degli edifici. In via particolare, la manutenzione ordinaria e interventi tecnologicamente non invasivi saranno facilitati in un’ottica di semplificazione burocratica e velocizzazione delle pratiche.

Un’altra innovazione di rilievo è l’introduzione di nuove tolleranze costruttive, che diverranno effettive dal 24 maggio 2024. La regolamentazione prevede che i parametri tollerati siano inversamente proporzionali alla superficie utile dell’immobile: in breve, minore è la superficie, maggiore sarà la tolleranza permessa in percentuale. Questa disposizione cerca di equilibrare la necessità di rigore nella conformità edilizia con il riconoscimento di una certa elasticità in casi di minore entità.

Dall’analisi di questo decreto risulta evidente come il governo attuale cerchi di rispondere alle esigenze di un mercato immobililistico sempre più dinamico, senza però abbassare la guardia riguardo la sicurezza e la legalità delle costruzioni. La sfida sarà ora quella di implementare queste normative in maniera efficace e uniforme sul territorio, per garantire che le semplificazioni non diventino porte aperte ad abusivismo di comodo. La speranza è che tale normativa possa contribuire concretamente a sbloccare situazioni stagnanti e a offrire risposte tempestive alle esigenze abitative dei cittadini, senza compromessi sulla qualità e sulla sicurezza delle abitazioni italiane.