
“Festeggiamo tutti insieme la promozione dell’Avellino calcio senza bloccare preventivamente e completamente la circolazione stradale del capoluogo. Appare una misura non necessaria, che penalizzerebbe il commercio cittadino”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale di Confesercenti Avellino. “Raccogliendo le preoccupazioni di numerosi operatori – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – non possiamo che chiedere al prefetto Rosanna Riflesso e all’amministrazione comunale di Piazza del Popolo una adeguata valutazione della situazione, che tenga conto anche delle esigenze delle attività. Chiudere per l’intera giornata le strade del centro, come viene ipotizzato, appare una misura drastica e non necessaria, soprattutto rispetto ad un evento gioioso, che sicuramente attira e coinvolge i cittadini, i tifosi e gli sportivi tutti, ma che potrebbe e dovrebbe essere gestito diversamente, adottando misure limitate allo stretto necessario. Spiace dover constatare che quando debbono assumersi decisioni del genere da parte delle istituzioni preposte, in merito alla pubblica sicurezza, non vengano coinvolte – almeno ascoltandole – le rappresentanze dei settori produttivi su cui tali scelte hanno concrete ricadute, esigenze che alla fine rischiano di non essere affatto considerate, creando in tal modo difficoltà di altro tipo e danni economici concreti. Bloccare completamente la circolazione sabato, nell’ultimo fine settimana prima della Festa della mamma, renderebbe più difficili gli acquisti dei consumatori, determinando problemi ad un comparto purtroppo già in crisi. Riteniamo che i negozi aperti e pienamente accessibili, con una circolazione stradale funzionante e regolata in base al passaggio della sfilata del corteo dei nostri campioni biancoverdi, con uno sforzo di responsabilità di tutti e l’impegno di chi sovrintende alla pubblica sicurezza, che non possiamo che apprezzare, possano essere parte integrante della festa, senza dover blindare la città”. “Chiediamo pertanto – conclude Marinelli – alle istituzioni preposte, in primis la Prefettura, di evitare dispositivi drastici, che risulterebbero inutili e che penalizzerebbero il commercio. Da parte nostra, siamo sempre pronti al confronto, tenendo conto degli interessi generali della comunità, della quale siamo parte, rappresentando e difendo in autonomia le istanze della categoria”.
dalla redazione
