
Ancora un rinvenimento di materiale non consentito all’interno del Carcere di Bellizzi Irpino. Nella mattinata odierna, durante una perquisizione ordinaria, gli agenti della Polizia Penitenziaria hanno scoperto cinque smartphone di ultima generazione, completi di schede SIM e cavetti USB, abilmente nascosti all’interno dei materassi di alcune celle. A darne notizia è Raffaele Troise, Responsabile della Segreteria GAU Uilpa Polizia Penitenziaria di Avellino, che ha espresso soddisfazione per l’operato del personale di servizio, sottolineando la professionalità degli agenti coinvolti, egregiamente coordinati dall’Ispettore di Sorveglianza.
Sicurezza sotto pressione
L’episodio, se da un lato conferma l’elevata preparazione del personale penitenziario, dall’altro riporta l’attenzione sulle persistenti criticità del sistema carcerario, in particolare per quanto riguarda l’introduzione e la circolazione di telefoni cellulari all’interno degli istituti di pena. Si tratta di strumenti che, se utilizzati dai detenuti, possono rappresentare un grave rischio per la sicurezza interna ed esterna alle carceri. La Uilpa Polizia Penitenziaria ribadisce che è necessario rafforzare i controlli e destinare maggiori risorse per contrastare in modo efficace questo fenomeno, in costante crescita su scala nazionale.
Il plauso del sindacato
“Il nostro plauso va agli agenti che operano ogni giorno in prima linea – dichiara Troise – garantendo il rispetto delle regole e della legalità. La sicurezza nelle carceri passa necessariamente dal riconoscimento del ruolo fondamentale della Polizia Penitenziaria e dal sostegno concreto al personale attraverso strumenti, risorse e formazione adeguata”. L’episodio odierno si aggiunge a una lunga serie di sequestri analoghi avvenuti negli ultimi mesi, a testimonianza di una problematica ormai strutturale che richiede interventi urgenti e mirati da parte dell’amministrazione penitenziaria e del Ministero della Giustizia.
di Marco Iandolo
