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Bankitalia conferma: il buffer anticiclico per le banche resta a zero percento

In ECONOMIA
Marzo 22, 2024

La Banca d’Italia ha annunciato di recente che il coefficiente della riserva di capitale anticiclica destinata alle banche, noto come countercyclical capital buffer, rimarrà fermo allo zero per cento durante il secondo trimestre del 2024. Questa riserva costituisce un “cuscinetto” che le istituzioni finanziarie sono invitate a mettere da parte al fine di essere preparate a fronteggiare eventuali periodi di difficoltà del mercato.

Il mantenimento del coefficiente allo zero per cento per la riserva anticiclica è stato considerato da Via Nazionale come una scelta appropriata per il contesto macrofinanziario in cui ci troviamo attualmente.

Durante l’ultimo trimestre del 2023, l’analisi del rapporto tra il credito totale e il Prodotto Interno Lordo (PIL), seguendo la metodologia sviluppata dalla Banca d’Italia, ha evidenziato uno scostamento sostanzialmente stabile e negativo per circa tredici punti percentuali. Questo scostamento è definito come “credit-to-GDP gap” e fornisce un’indicazione dell’eccesso o della carenza di crediti rispetto a un livello ritenuto normale in relazione all’andamento del PIL.

La Banca d’Italia ha rilevato segnali di miglioramento nella dinamica del credito al settore privato, in particolare riguardo ai prestiti alle imprese, sebbene la crescita del credito continui a registrare valori negativi. Si sottolinea inoltre il persistere di livelli storicamente bassi per quanto riguarda i prestiti deteriorati, il che potrebbe essere interpretato come un segnale di stabilità nel sistema bancario.

Un ulteriore elemento di positività emergente dall’analisi della Banca d’Italia è il continuo calo del tasso di disoccupazione. Al contrario, i prezzi delle abitazioni, in termini reali, non hanno mostrato variazioni significative nel terzo trimestre del 2023, mantenendosi stabili.

Mentre la riserva anticiclica rimarrà invariata, ci si attende tuttavia che la decisione in merito alla riserva di capitale a fronte del rischio sistemico, che si prefigge di presidiare i rischi legati a eventi imprevisti e non legati al ciclo del credito, verrà presa nelle prossime settimane. Tale decisione è al momento oggetto di una consultazione pubblica.

La Banca d’Italia, con queste mosse, manifesta una cauta ottimistica nella gestione del sistema bancario italiano, ritenendo che le attuali condizioni economiche e finanziarie non richiedano un incremento delle risorse da accantonare. Questo approccio si basa sulla convinzione che le banche abbiano già raggiunto un livello adeguato di capitale per affrontare eventuali periodi di stress economico senza compromettere la loro capacità di erogare credito all’economia reale.

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Redazione