Il Centro Europeo per la Ricerca Nucleare (CERN), con sede a Ginevra, ha raggiunto il notevole traguardo dei 70 anni, dimostrandosi non solo un pilastro della ricerca scientifica globale ma anche un simbolo di unione e progresso per l’Europa. Durante le cerimonie di celebrazione, il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, e la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, hanno evidenziato il ruolo cruciale del CERN nella promozione della cooperazione e dell’autonomia strategica dell’Unione Europea.
Il presidente Mattarella ha lodato il CERN per essere stato un esemplare custode dell’eccellenza e del progresso condiviso, rimarcando come il centro abbia costantemente fornito un contributo fondamentale al posizionamento scientifico e tecnologico dell’Europa sullo scenario globale. “Il CERN è un faro di pace e progresso, che supera le divisioni e unisce le forze nella ricerca per un futuro migliore,” ha affermato Mattarella. La scienza, secondo il Presidente, è uno strumento di pace che, nel contesto del CERN, si traduce in una collaborazione fruttuosa e obiettivi comuni oltre i confini nazionali.
Dall’altro canto, von der Leyen ha focalizzato il suo discorso sugli impegni futuri dell’UE nel campo della ricerca e dell’innovazione. Annuncia nuove iniziative legislative, come l’European Research Area Act e l’European Innovation Act, che mirano a potenziare la ricerca innovativa seguendo le direttive del recente rapporto Draghi. “L’Europa deve essere agile nella corsa tecnologica mondiale, abbracciando la collaborazione come chiave per il successo,” sostiene von der Leyen. Ha espresso l’intenzione di incrementare la dotazione finanziaria destinata alla ricerca, facilitando l’accesso a risorse cruciali come i supercomputer e promuovendo una più ampia condivisione delle scoperte e delle infrastrutture.
La Presidente ha inoltre evidenziato una preoccupante tendenza al declino della quota europea nelle domande di brevetto globali, passata dal 30% al 15% negli ultimi vent’anni. Questa statistica non solo evidenzia la sfida che l’Europa sta affrontando nel mantenere la sua competitività, ma sottolinea anche l’urgenza di un rinnovato impegno in ricerca e sviluppo per rivitalizzare l’innovazione all’interno del continente.
In conclusione alla sua visita a Ginevra, Mattarella ha anche fatto un passaggio all’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, ribadendo il suo sostegno alle iniziative che mirano a preservare la dignità e i diritti umani. Questi commenti non solo rafforzano il legame tra scienza e umanità ma evidenziano la multidimensionalità dell’approccio europeo alle questioni globali, dove ogni contributo scientifico e ogni gesto politico risultano intrinsecamente connessi nella costruzione di un futuro sostenibile e pacifico.
A settant’anni dalla sua fondazione, il CERN continua a rappresentare un esempio virtuoso di quella che può essere la sinergia tra nazioni, scientifica e umanistica, per il bene comune europeo e globale. Con gli occhi rivolti al futuro, Europa si prepara a navigare le acque della scoperta scientifica, mantenendo saldo il timone dell’unità e della collaborazione.