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Contrazione Globale del Reddito da Lavoro: Un Allarme per le Disuguaglianze

In ECONOMIA
Settembre 05, 2024

Negli ultimi vent’anni, il panorama economico globale ha subito trasformazioni significative che hanno avuto impatti profondi sul tessuto sociale e finanziario delle popolazioni mondiali. Un aspetto particolarmente preoccupante emerso dall’ultimo aggiornamento del “World Employment and Social Outlook” pubblicato dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) è il progressivo declino della quota del reddito da lavoro. Questo fenomeno non soltanto segnala un cambiamento nelle dinamiche di distribuzione della ricchezza, ma solleva anche questioni urgenti riguardo l’ampliamento delle disuguaglianze economiche.

La ricerca dell’ILO mostra che la percentuale del reddito globale attribuibile ai lavoratori è scesa del 1,6% dal 2004 e dello 0,6% dal 2019, stabilendosi al 52,3%. Seppur questi numeri possano apparire modesti in termini percentuali, rappresentano in realtà una perdita di circa 2,4 trilioni di dollari per il 2024, una cifra tutt’altro che trascurabile.

Questo decremento risulta ancor più grave alla luce del fatto che quasi il 40% di questa riduzione si è verificato nel biennio 2020-2022, periodo fortemente influenzato dalla pandemia di COVID-19 che ha colpito l’economia globale. La crisi sanitaria ha, infatti, esacerbato le disuguaglianze preesistenti, principalmente a causa dell’incremento dei redditi da capitale, i quali tendono a concentrarsi nelle mani di una elitè già abbiente.

Il rapporto dell’OIL critica duramente la distribuzione diseguale dei benefici derivanti dalla crescita economica e dalla produttività, spesso alimentata da innovazioni tecnologiche e automazione. Nonostante questi progressi dovrebbero teoricamente portare a un miglioramento generale delle condizioni di vita, i lavoratori sembrano riceverne una quota sempre più esigua. Questo squilibrio è in parte attribuibile alla natura stessa delle recenti innovazioni tecnologiche, incluse le applicazioni di intelligenza artificiale, che minacciano di depressurizzare ulteriormente la quota di reddito da lavoro.

Di fronte a questi dati, l’urgente necessità di riforme che promuovano una più equa distribuzione del reddito si fa strada con prepotenza. Le politiche attuali devono essere riviste per garantire che la crescita economica benefici tutti i settori della società, non solo i già privilegiati. Inoltre, il sostegno a lavoratori e famiglie che si trovano nella parte bassa della scala economica apparirà vitale per mitigare gli effetti delle crescenti disuguaglianze e per promuovere un recupero più inclusivo e sostenibile.

In conclusione, l’allarme lanciato dall’ILO nel suo ultimo rapporto non solo pone l’accento su una problematica crescente, ma chiama anche a un ripensamento radicale delle politiche lavorative e economiche a livello globale. Con gli obiettivi di sviluppo sostenibile del 2030 che si avvicinano, la necessità di un intervento immediato diventa sempre più impellente, per non rischiare di lasciare indietro vasti strati della popolazione mondiale.