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Controvento al Sud: Tagli Significativi alle Risorse nel Triennio 2025-2027

In ECONOMIA
Novembre 10, 2024

Nei prossimi anni, il Mezzogiorno d’Italia vedrà un sostanziale decremento delle risorse economiche destinate a rilanciarne lo sviluppo. Secondo quanto rilevato dalla Svimez, l’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno, il triennio 2025-2027 si annuncia come un periodo di magra per il Sud Italia, con una diminuzione di risorse complessive pari a 5,3 miliardi di euro.

Il dettaglio di questa contrazione finanziaria è chiarito nella Memoria sulla manovra, un documento analitico depositato alla Camera dei Deputati che espone i calcoli degli effetti finanziari derivanti dalle scelte politiche recenti. Le misure specifiche per il Mezzogiorno che subiranno tagli includono l’abolizione della decontribuzione Sud, una riduzione del Fondo per gli interventi nel Mezzogiorno, nonché variazioni nell’ammontare del credito di imposta Zes Unica e dello sgravio contributivo per i neo-assunti nelle Zes, con una dettagliata sottrazione di risorse che ammonta a 1,78 miliardi nel 2025, 2,92 miliardi nel 2026 e 625 milioni nel 2026.

Queste decisioni rappresentano un duro colpo per l’economia del Sud, una regione già afflitta da croniche difficoltà economiche e da uno sviluppo industriale e infrastrutturale che stenta a decollare rispetto al resto del paese. Il restringimento di fondi indispensabili infatti potrebbe rallentare ulteriormente la convergenza economica tra il Nord e il Sud Italia, mettendo a rischio gli obiettivi di coesione sociale e territoriale che sono al centro delle strategie di sviluppo dell’Unione Europea.

Inoltre, la contrazione di investimenti potrebbe non solo compromettere la crescita economica ma anche exacerbare il fenomeno della “fuga dei cervelli”, spingendo molti giovani e professionisti del Mezzogiorno a cercare opportunità di lavoro e di vita in altre parti d’Italia o all’estero.

Di fronte a questo scenario, si rende imperativo un dibattito aperto e costruttivo tra le forze politiche, il mondo imprenditoriale, e gli attori sociali del Sud, per elaborare strategie volte a mitigare l’impatto di queste scelte e a reinventare un modello di sviluppo che sia sostenibile ed equo.

In conclusione, il periodo tra il 2025 e il 2027 si prospetta decisivo per le sorti del Sud Italia. Le scelte politiche e le strategie economiche adottate nei prossimi anni saranno cruciali per determinare se il Mezzogiorno potrà finalmente ridurre il divario che lo separa dalle altre parti del paese o se continuerà a lottare contro le correnti sfavorevoli che da decenni ne frenano lo sviluppo. Ciò che è certo, però, è che il futuro economico del Sud Italia sarà significativamente influenzato da queste decisioni, con ripercussioni che potrebbero estendersi ben oltre il 2027.