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Cronaca di una morte annunciata.

In ATTUALITA', OPINIONE
Dicembre 03, 2024
Il punto della situazione di Domenico Salerno…..

Non servivano particolari poteri divinatori per prevedere che la norma sulla desistenza per i giudici che esprimono pareri in pubblico su norme che poi devono applicare in processi, non avrebbe avuto vita facile, ed infatti nel Consiglio dei Ministri di venerdì 30 novembre 2024 è stata eliminata dalla bozza di DL, in tema di giustizia, che sarà presentato alle Camere per l’approvazione. Ancora una volta hanno vinto i magistrati restii ai controlli, al rispetto delle leggi e che producono sentenze politicizzate, utilizzando la giustizia per eliminare coloro che non sono solidali con le loro idee.  Il pranzo infrasettimanale tra la Presidente Meloni ed il Presidente Mattarella sicuramente nel menù prevedeva l’amaro calice dedicato alla Presidente del Consiglio, che avrà dovuto ingoiare la rinuncia ad un provvedimento semplice nella sua linearità ma che rappresentava una lesa maestà per quella classe di magistrati che fanno politica con le sentenze e con i mandati di arresto ai loro nemici politici.  Mattarella avrà avvertito la Meloni che quei magistrati avrebbero scatenato la caccia alle streghe e fomentato la rivolta, d’altronde oggi è di moda a sentire Landini. Rivolta contro il volere della maggioranza dei politici presenti in parlamento e che rappresentano la politica, e cioè il bene comune. Invece hanno vinto quelli che difendono privilegi e impunità. Immagine tristissima di un Paese nel quale uno dei poteri esorbita dalle proprie competenze per prevaricare su un altro potere che, tra l’altro nella fattispecie, è espressione del popolo.  Una casta di privilegiati che ha dimenticato anche le raccomandazioni e le indicazioni del sommo studioso delle cose di giustizia; Cesare Beccaria raccomandava che “le sentenze devono essere strettamente correlate alla gravità del reato e non essere influenzate da pregiudizi morali o religiosi”. Ed ancora “le prove debbono essere cercate con destrezza, presentate con chiarezza e giudicate con semplice buon senso”, e non con l’odio di parte.

di Domenico Salerno