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Fastweb Cede la Quota in FiberCop: Un Cambio di Strategia da 438,7 Milioni di Euro

In ECONOMIA
Giugno 05, 2024

Fastweb, uno dei principali player nel settore delle telecomunicazioni in Italia, ha recentemente firmato un accordo definitivo per vendere la sua partecipazione in FiberCop. Quest’ultima è una joint venture fondata in collaborazione con TIM, per sviluppare la rete di fibra ottica passiva in Italia. L’acquirente, Optics Bidco, è una controllata di Kkr, un colosso globale nel campo degli investimenti.

Dettagli dell’Operazione

L’accordo prevede che Kkr, attraverso Optics Bidco, acquisti il 4,5% di FiberCop detenuto da Fastweb, con un pagamento in contanti di 438,7 milioni di euro. Questa cifra corrisponde al valore proporzionale a quello pagato precedentemente da Kkr per l’acquisto di una quota in FiberCop da TIM. Si tratta di un’operazione che conferma l’importanza strategica della rete in fibra ottica e il valore delle infrastrutture di telecomunicazione in Italia e in Europa.

La finalizzazione dell’accordo è subordinata al completamento dell’operazione che vede Kkr impegnata nell’acquisizione di una parte di NetCo da TIM, prevista per il terzo trimestre del 2024. NetCo è la nuova entità sotto cui TIM intende scorporare la sua rete fissa.

Implicazioni Strategiche e Contesto di Mercato

Questa mossa di Fastweb, controllata dal gigante svizzero Swisscom, riflette una strategia di ottimizzazione delle sue partecipazioni. Dietro a tale decisione vi sono elementi di razionalizzazione dei propri asset e di concentrazione sul core business. Cedere una quota in FiberCop permette a Fastweb non solo di liquidare un investimento non core, ma anche di riacquistare flessibilità finanziaria per potenziare ulteriori sviluppi tecnologici e forse espandere la sua presenza nel mercato italiano.

Kkr continua a rafforzarsi in Italia segnando un altro capitolo importante nel suo impegno nel settore delle infrastrutture digitali, un settore al momento in rapida espansione a causa della crescente domanda di connettività e servizi digitali avanzati. Il fondo americano dimostra di puntare decisamente sui beni infrastrutturali essenziali, essendo già presente in altri progetti italiani e internazionali di largo rilievo.

Riflessioni Finali

Questa transazione non è soltanto una semplice compravendita di quote aziendali, ma rappresenta un barometro delle dinamiche all’interno del settore delle telecomunicazioni in Italia. Con l’aumento costante della domanda per connectivity veloce e affidabile, causa diretta della digitalizzazione massiva della società e dell’economia, la rete in fibra ottica diventa sempre più un asset strategico.

Inoltre, l’interesse di investitori internazionali come Kkr nei confronti delle infrastrutture italiane può essere interpretato come un segnale positivo dell’attrattività del sistema-Italia sulla scena globale. Ciò potrebbe aprire la strada a ulteriori investimenti nel paese, coinvolgendo sia enti pubblici che attori privati in un ampliato dialogo sul futuro digitale del paese.

In conclusione, la cessione del 4,5% di FiberCop da Fastweb a Kkr non solo incide sul panorama telecomunicativo nazionale ma pone anche le basi per una riflessione più ampia sul valore e sulle prospettive di crescita delle infrastrutture critiche in Italia. Il dinamismo di questo settore resta un indicatore chiave dello sviluppo tecnologico e economico del paese.

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Redazione