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Giuseppe Tecce a Lampedusa con Tramonti occidentali in ricordo per le vittime dell’immigrazione.

In CULTURA, INSERTI CULTURA
Ottobre 08, 2024
Oltre a promuovere il suo libro, Giuseppe Tecce ha colto l'occasione per un sopralluogo dell'isola.

Dopo il grande successo a Spoleto, dove ha ricevuto il prestigioso Premio Internazionale Spoleto Art Festival per la Letteratura, l’autore Giuseppe Tecce ha continuato il suo viaggio artistico e umano approdando a Lampedusa per partecipare al “Protect People Not Borders”, evento per mantenere viva la memoria delle oltre 30mila persone che hanno perso la vita nel Mar Mediterraneo dal 2013 ad oggi. La sua recente pubblicazione, Tramonti occidentali edito da Graus Edizioni, è stata al centro della sua partecipazione all’evento. Il libro, che racconta le vicende di un naufragio e della solitudine di una bambina rimasta orfana, esplora temi profondi come la migrazione e il desiderio di paternità. Ambientato proprio a Lampedusa, questo toccante romanzo è più di una storia, è un viaggio emotivo che invita i lettori a riflettere sulle tragiche esperienze dei migranti, spingendoli a una maggiore empatia e comprensione verso coloro che mettono a rischio la loro vita per un futuro migliore. Oltre a promuovere il suo libro, Giuseppe Tecce ha colto l’occasione per un sopralluogo dell’isola, in vista delle riprese di un film tratto da Tramonti occidentali, che si girerà, almeno in parte, a Lampedusa con la regia di Maurizio Del Greco. La trasposizione cinematografica rappresenta un passo significativo per dare ulteriore voce ai temi trattati nell’opera e amplificare il messaggio di solidarietà che caratterizza la storia.

“Partecipare a questa iniziativa a Lampedusa è stato per me un momento di profonda riflessione – ha dichiarato Tecce che da sempre è sensibile alle cause sociali – Sono stato all’inaugurazione del Giardino dei Giusti che custodirà i nomi di tutti i giusti, che con il loro sogno umanitario sono da esempio per l’umanità intera. Sono persone semplici, magari pescatori, che hanno salvato vite umane. Ho avuto la fortuna di ascoltarli anche quei pescatori, li ho visti commuoversi quando raccontavano gli eventi che li hanno fatto diventare dei supereroi. Ma supereroi lo sono diventati solo per noi, perché per loro era tutto normale: loro hanno fatto l’unica cosa che si doveva fare quando, andando per mare, trovi persone in difficoltà e in pericolo di morte. Bisogna ascoltare quello che succede a Lampedusa, perché quello che succede a Lampedusa dovrebbe entrare bene nel cervello dei politici europei, che, al contrario, sulla pelle della povera gente ci costruiscono le loro carriere politiche. Ascoltare Lampedusa vuol dire ascoltare l’umanità”. Tramonti occidentali, che ha già suscitato grande interesse nella critica letteraria, si conferma un potente strumento per sensibilizzare il pubblico sui temi della migrazione, ricordando che dietro ogni numero c’è una vita, una storia di coraggio e disperazione.

dalla redazione