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Il dominio della Rai nel panorama del Sic supera i giganti del digitale

In ECONOMIA
Dicembre 18, 2024

Il settore delle comunicazioni in Italia continua a mostrare una dinamica interessante, con alcuni colossi storici che si confermano al vertice e nuovi attori digitali che scalano rapidamente le posizioni. Secondo i dati più recenti pubblicati dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), il valore economico complessivo del Sistema Integrato delle Comunicazioni (Sic) per l’anno 2022 ha raggiunto i 19,4 miliardi di euro, rappresentando circa l’1% del Prodotto Interno Lordo (PIL) nazionale.

Tra i protagonisti di questo vasto universo, spicca la Rai che si posiziona in testa con una quota del 13,1% sul totale dei ricavi del Sic, dimostrando una leggera contrazione rispetto all’anno precedente, dove deteneva il 13,5%. Nonostante una lieve decrescita, il colosso pubblico italiano di broadcasting continua a essere un punto di riferimento cruciale nel panorama mediatico del paese.

Subito dietro, si posiziona un gigante del web, Alphabet/Google, che ha visto un notevole aumento della sua quota, salendo dall’11% al 11,3% in soli dodici mesi. Questo incremento reca la testimonianza del crescente impatto delle piattaforme digitali sulla raccolta pubblicitaria e sui consumi mediali degli italiani.

Segue poi il gruppo Comcast/Sky, il quale ha subito una flessione, passando dal 12,1% al 9,9%. Anche il Gruppo Fininvest mostra un lieve calo, attestandosi al 9,8% rispetto al 10,3% dell’anno precedente. Questi dati riflettono una ristrutturazione del mercato dove, nonostante le posizioni consolidate di alcuni, l’ascesa delle realtà digitali sta rimodellando le priorità dei consumatori e gli investimenti pubblicitari.

Il settore mostra anche un forte dinamismo nella parte di raccolta pubblicitaria su internet, che nel 2022 ha raggiunto i 6,3 miliardi di euro, rappresentando il 32,6% del Sic. Questo segmento ha registrato una crescita del 55% negli ultimi due anni, delineando un panorama in cui la pubblicità online guadagna terreno rispetto alle forme tradizionali, che rimangono stabili a 4,98 miliardi di euro.

La parte dei ricavi derivanti dai fondi pubblici incide per il 12,2% sul valore del SIC, mentre quella legata alla vendita diretta di prodotti e servizi rappresenta il 29,4%. È interessante notare come, nel contesto della digitalizzazione, aumentano i ricavi generati dalle offerte televisive pagate su internet, a discapito della televisione satellitare a pagamento e della vendita fisica di giornali e periodici.

Queste trasformazioni evidenziano non solo un cambiamento nei comportamenti dei consumatori, ma anche un’evoluzione delle strategie delle aziende che, sempre più, si orientano verso un approccio multimediale e multicanale. La sfida per i tradizionali broadcast come la Rai e per gli emergenti operatori digitali sarà quella di continuare a innovare e adattarsi in un mercato in rapido e costante cambiamento. La capacità di anticipare e rispondere alle esigenze del pubblico sarà determinante nella riassegnazione delle quote di mercato nei prossimi anni.