
Il futuro della competitività dell’Unione Europea sembra essere strettamente legato alla capacità di rafforzare il suo mercato unico. Questa è la convinzione espressa dal direttore generale per la Politica industriale del ministero delle Imprese e del Made in Italy, Paolo Casalino, intervenuto a Berlino a margine del terzo evento di preparazione al Festival dell’Economia di Trento.
Durante il suo discorso, Casalino ha sottolineato la necessità di superare le frammentazioni in settori cardine dell’economia, quali le telecomunicazioni, l’energia, i mercati dei capitali e il settore ferroviario. La riduzione degli oneri amministrativi per le imprese e la promozione di progetti di rilevanza europea sono stati individuati come pilastri fondamentali per una politica industriale innovativa, strategica e capace di rispondere alle esigenze del prossimo mandato dell’Unione Europea.
L’attuale frammentazione del mercato rappresenta un ostacolo allo sviluppo economico e all’efficienza, limitando la libera circolazione di beni, servizi e capitali all’interno dell’UE e riducendo la possibilità per le imprese di operare su scala continentale. Le inefficienze derivanti da questo contesto non solo aggravano il peso burocratico sulle imprese, ma riducono anche la loro capacità di competere a livello globale.
L’appuntamento di Berlino ha offerto l’occasione per riflettere sulle strategie atte a tutelare e promuovere il tessuto industriale europeo, in un momento storico caratterizzato da intense sfide economiche e geopolitiche.
Casalino non ha mancato di annunciare che il rapporto sul tema della “competitività” dell’ex Presidente del Consiglio Italiano e già presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi verrà presentato il 17 aprile in occasione del Consiglio europeo informale a Bruxelles, considerato un evento di particolare rilevanza che potrebbe segnare una svolta importante per l’industria europea.
Il miglioramento del mercato unico è visto come lo strumento primario per garantire un sistema europeo più equo e performante, in grado di attrarre investimenti e di stimolare la crescita. I professionisti del settore e gli attori istituzionali sono pertanto chiamati a collaborare per trasformare queste ambizioni in realtà concreta, affinché il mercato unico diventi il motore di una nuova fase di crescita sostenibile e inclusiva per l’Europa intera.