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Il ruolo dei RUP e delle Stazioni Appaltanti nel nuovo Codice dei Contratti, se ne discuterà a Napoli il 23 giugno.

In ATTUALITA', CAMPANIA, ECONOMIA, IN EVIDENZA, NAPOLI
Giugno 17, 2025
Una conferenza di rilevanza nazionale sul tema: “Il correttivo al codice dei contratti: le sfide delle stazioni appaltanti, il ruolo dei RUP e le opportunità per le imprese”.

Nel cuore della stagione delle grandi trasformazioni normative e operative per la pubblica amministrazione, Napoli si prepara ad accogliere il 23 giugno una conferenza di rilevanza nazionale sul tema: “Il correttivo al codice dei contratti: le sfide delle stazioni appaltanti, il ruolo dei RUP e le opportunità per le imprese”. L’evento, che si svolgerà in una delle capitali simbolo della ripartenza infrastrutturale del Mezzogiorno, rappresenta un momento cruciale di confronto tra istituzioni, accademia, professioni tecniche e imprese Protagonista dell’incontro sarà l’avv. Daniele Ricciardi, presidente di ASSORUP – l’Associazione nazionale dei Responsabili Unici del Progetto – tra i più autorevoli esperti italiani di contratti pubblici, anticorruzione e innovazione amministrativa. Con alle spalle una lunga esperienza maturata a livello nazionale e internazionale nel settore del procurement pubblico, Ricciardi è oggi una figura di riferimento per la formazione e la qualificazione dei RUP, in un momento in cui la fase esecutiva degli appalti si appresta a diventare la vera cartina di tornasole dell’efficacia del nuovo quadro normativo introdotto dal D.lgs. n. 209/2024.  In uno scenario in cui la spesa in appalti pubblici ha superato i 450 miliardi di euro nel solo 2024, anche grazie all’impulso decisivo dei fondi PNRR, l’efficienza delle stazioni appaltanti e la competenza dei RUP diventano determinanti. La conferenza di Napoli sarà dunque occasione per fare il punto su questa nuova fase, che non riguarda più solo le aggiudicazioni, ma soprattutto la capacità dello Stato e degli enti locali di realizzare concretamente opere e servizi con impatto reale sul territorio. Alla vigilia dell’appuntamento partenopeo, abbiamo intervistato l’avv. Ricciardi per approfondire il significato del decreto correttivo, le nuove responsabilità in capo ai RUP e le azioni che ASSORUP intende promuovere per affrontare questa sfida epocale.

Avvocato Ricciardi, il correttivo al Codice dei Contratti, introdotto con il D.lgs. n. 209 del 31 dicembre 2024, è in vigore da pochi mesi, quali sono, a suo avviso, le modifiche più impattanti per le stazioni appaltanti e per i RUP?

Il Decreto Correttivo ha avuto un impatto significativo sul alcuni strumenti previsti dal Codice, senza stravolgerne il contenuto. Il lavoro svolto nel 2023 è stato senza dubbio efficace, grazie alla competenza della commissione presieduta dal Presidente Carbone, tuttavia ancora si sente la carenza della partecipazione diretta dei RUP. D’altronde all’epoca della redazione non esisteva ancora una rappresentanza della categoria in grado di offrire un contributo significativo nella gestione operativa degli appalti.

La spesa in appalti pubblici ha superato i 450 miliardi nel 2024, una cifra senza precedenti, anche grazie ai fondi PNRR. In questo nuovo contesto, quale responsabilità grava sui RUP nella fase esecutiva degli interventi?

La banca dati di ANAC ci dice che dal 2023 si sono spesi oltre 1.000 miliardi di euro, circa 8 milioni per ogni RUP che riceve formazione dallo Statto con un contributo pro-capite di 14 euro. La responsabilità si può esercitare soltanto con un’adeguata preparazione. Ecco perché ASSORUP si è accreditata presso SNA per erogare corsi di formazione utili alla qualificazione ed ha messo in campo da due anni un piano di iniziative che permette ad ogni RUP e collaboratore di accedere gratuitamente a seminari online e conferenze.

L’attuazione delle opere finanziate è ora la vera sfida, quali strumenti o supporti, anche formativi, Assorup ritiene indispensabili affinché i RUP possano affrontarla in modo efficace?

La nascita di ASSORUP coincide con un nuovo codice dei contratti che mette al centro l’esecuzione e, quindi, la realizzazione degli interventi contrattuali. Proprio per questo il RUP è diventato acronimo di responsabile unico del progetto. Concentrarsi sul progetto significa proiettare la gestione di tutte le precedenti fasi del ciclo del contratto in quella esecutiva, perché è lì che si concretizza l’interesse pubblico. Si devono creare centri di competenza che supportino il project management e occorre realizzare laboratori dove stazioni appaltanti e imprese possano confrontarsi per generare buone pratiche, semplificare gli adempimenti e gestire in maniera più efficiente l’appalto. La professionalizzazione del RUP passa per l’introduzione della “patente”, che ha già trovato l’adesione del Parlamento ed aspetta dal Governo il coraggio di introdurre un sistema di certificazione delle competenze che offre maggiori garanzie di qualità degli appalti pubblici.

Lei concluderà i lavori di una conferenza che vedrà la partecipazione di molte figure chiave del mondo accademico, tecnico e istituzionale, qual è il messaggio che intende lanciare da Napoli, città simbolica anche per la ricostruzione e la ripartenza?

Il 23 giugno si terrà una conferenza molto importante per la nostra Associazione. Nel settembre 2023 siamo partiti da Avellino per un tour di conferenze e convegni che ci ha portato in tutta Italia con oltre 30 iniziative. Avremo la possibilità di confrontarci con protagonisti della politica e delle professioni, nonché con docenti specializzati nella materia in una prestigiosa sede universitaria. Non mancheranno gli operatori economici a portar la propria voce anche sui recenti interventi normativi come il Decreto Infrastrutture. ASSORUP punta a rappresentare un luogo aperto in cui le parti di un contratto di appalto possano incontrarsi per offrire spunti e riflessioni di qualità su come garantire soluzioni ai cittadini. Con le sue complessità confidiamo nei RUP del territorio e, in particolare di una città, che ha trovato nuovi stimoli anche grazie ai successi sportivi.

Grazie

di Giuseppe Di Giacomo

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Giuseppe Di Giacomo