
L’importanza strategica dei Balcani per l’Europa è un tema ricorrente nelle politiche estere di molti stati membri dell’Unione Europea, ma l’Italia si distingue per il suo ruolo attivo e propositivo. La recente visita del vicepremier italiano, Antonio Tajani, a Belgrado, riafferma la priorità che Roma attribuisce alla regione balcanica, proponendo l’Italia come fervente sostenitrice dell’adesione della Serbia all’UE.
Giunto nella capitale serba, Tajani ha incontrato le principali figure politiche del paese, tra cui il presidente Aleksandar Vucic e il funzionario governativo Marko Djuric, attualmente incaricato degli affari correnti. Sebbene un vertice intergovernativo fosse stato posticipato a causa delle tensioni politiche in Serbia, gli incontri bilaterali hanno rafforzato le fondamenta di un dialogo costruttivo.
L’Italia ha evidenziato la solidità delle relazioni bilaterali, non solo sul piano politico ma anche in ambito economico e commerciale. Un forum d’affari ha riunito oltre 500 imprese italiane e serbe, evidenziando la continua crescita degli scambi commerciali tra i due paesi. Società italiane di spicco come Sace, Simest e Cdp erano presenti per promuovere ulteriormente le opportunità di investimento reciproco, indicativo del potenziale di sviluppo ancora esplorabile.
Oltre agli aspetti economici, Tajani ha discusso questioni di rilevanza regionale e globale, tra cui la crisi in Ucraina. Ha inoltre anticipato la partecipazione della Serbia alla conferenza sulla ricostruzione prevista per luglio, dimostrando il supporto continuo dell’Italia ai suoi partner balcanici.
Nonostante la crisi politica interna serba, aggravata dall’incidente tragico di Novi Sad che ha visto la morte di 15 persone, Tajani ha invocato una risoluzione pacifica attraverso il dialogo. Ha espresso la vicinanza dell’Italia a Belgrado, anticipando anche la partecipazione all’Expo specializzato su musica e sport del 2027, che rafforzerà ulteriormente i legami culturali e economici.
L’impegno dell’Italia verso i Balcani non si esaurisce con gli incontri bilaterali. Tajani ha inoltre organizzato un appuntamento a Roma per il 10 febbraio che vedrà la partecipazione di ministri degli Esteri della regione, l’alto rappresentante Kallas, la commissaria Kos e ministri del gruppo degli amici dei Balcani, con l’obiettivo di accelerare il processo di adesione della Serbia.
L’articolo fornisce, quindi, una panoramica chiara e dettagliata di come l’Italia non solo sostenga la Serbia nel suo percorso verso l’integrazione europea, ma agisca concretamente come ambasciatrice di Belgrado presso l’UE, promuovendo stabilità e crescita in una regione storicamente complessa. L’approccio italiano si conferma uno di dialogo e cooperazione, essenziale per costruire ponti in un continente in cerca di unità e solidarietà.