Nell’ambito delle iniziative volte a promuovere la cultura e l’educazione tra i più giovani, Banca del Fucino si è alleata con la Fondazione Museo della Shoah per la terza edizione del Social Book Club 2024/2025. Questo progetto è particolarmente rivolto agli studenti delle scuole medie e superiori, e si distingue per un approccio interattivo alla lettura che sfrutta le potenzialità del digitale, inaugurando un canale TikTok dove giovani possono esprimere e condividere le proprie riflessioni sui libri letti.
Il Social Book Club non è solo un invito alla lettura ma è un vero e proprio ponte tra generazioni che abbatte le barriere comunicative tradizionali, veicolando storie potenti e formative attraverso i media preferiti dai più giovani. L’edizione di quest’anno include due opere significative: “16 ottobre 1943. Storia di Emanuele che sfuggì al nazismo” destinato agli studenti del I e II anno delle scuole secondarie di primo grado, e “Così siamo diventati fratelli. L’amicizia che salvò Sami e Piero” per gli studenti dal I al IV anno delle scuole secondarie di secondo grado.
Questi libri non solo offrono una finestra su eventi storici cruciali, ma sottolineano anche temi universali come la resilienza, l’amicizia e la solidarietà, insegnamenti sempre attuali e necessari. Gli studenti partecipanti sono invitati a creare recensioni dei libri, stimolando non solo la lettura ma anche l’analisi critica e la creatività. Le migliori recensioni saranno premiate con voucher culturali, incentivando ulteriormente l’interesse dei giovani verso la lettura e la riflessione personale.
Francesco Maiolini, Amministratore Delegato di Banca del Fucino, ha enfatizzato l’importanza di tale iniziativa, affermando che il ruolo di un istituto bancario va ben oltre la gestione finanziaria, toccando spesso sfere cruciali come il supporto alla cultura e all’istruzione locali. “Crediamo fortemente che la nostra responsabilità sociale si estenda nell’educare e nel proporre iniziative che possano arricchire la vita sociale e culturale delle nuove generazioni e delle loro famiglie,” ha dichiarato Maiolini.
Dall’altra parte, Mario Venezia, Presidente della Fondazione Museo della Shoah, ha espresso gratitudine per il sostegno continuativo di Banca del Fucino, sottolineando come questo supporto consenta di ampliare e diversificare le modalità di interazione e comunicazione con il pubblico. Grazie a iniziative come il Social Book Club, la Fondazione può raggiungere un audience più vasto e omogeneo, incentivando i giovani a esplorare temi di grande rilevanza storica e sociale attraverso un approccio fresco e diretto.
In conclusione, l’alleanza tra Banca del Fucino e la Fondazione Museo della Shoah rappresenta un modello virtuoso di come le istituzioni private possano giocare un ruolo decisivo nel promuovere la cultura e l’educazione in Italia. Con progetti come il Social Book Club, l’invito alla lettura diventa un’esperienza dinamica e interattiva, capace di educare e ispirare le nuove generazioni verso una maggiore consapevolezza storica e sociale.