
L’energia eolica offshore galleggiante ha il potenziale per rivoluzionare la sostenibilità del nostro consumo energetico. Pur avendo un mare di possibilità literalmente davanti agli occhi, l’Italia sembra ancora faticare a cogliere completamente questa opportunità, inciampando in un sistema burocratico poco chiaro e in una mancanza di programmazione adeguate. La questione è stata recentemente portata alla luce da Mauro Fabris, Direttore dei Rapporti Istituzionali di Renexia, in occasione di un convegno a Marsala sulla crescita coscienziosa dell’eolico offshore galleggiante.
Secondo Fabris, il vero ostacolo risiede nella mancata definizione delle zone marine adatte a questo tipo di progetti. La tardiva azione politica ha frenato la possibilità per gli operatori del settore di pianificare investimenti a lungo termine in questo ambito. Paradossalmente, mentre l’Unione Europea ha più volte sollecitato l’Italia a definire chiaramente tali aree, la risposta nazionale è stata finora insoddisfacente, conducendo recentemente a un deferimento da parte dell’UE.
Un punto che pesa notevolmente è l’efficienza del processo autorizzativo in Italia. A livello onshore, solo il 20% dei progetti proposti riesce a ottenere l’approvazione definitiva attraverso l’Autorizzazione Unica, mentre per l’offshore, questa percentuale appare ancora più scoraggiante, stabilendosi su uno sterile 0%. Questo scenario emerge in un contesto dove spesso gli enti locali si oppongono ai nuovi impianti nonostante il via libera della Commissione di Valutazione di Impatto Ambientale.
In questo panorama, Renexia si distingue con il lancio di Med Wind, destinato a diventare il più importante parco eolico offshore galleggiante del Mediterraneo. Sviluppato al largo della Sicilia occidentale, il progetto prevede di fornire 9 terawattora di energia pulita, soddisfacendo il bisogno di circa 3,4 milioni di famiglie. Una delle notevoli peculiarità di Med Wind è la sua posizione, 80 km dalla costa di Trapani e 50 km dall’isola di Marettimo, che ne garantirà un impatto visivo nullo e preserverà il valore paesaggistico della regione.
Importante sottolineare i vantaggi che Renexia promette di apportare ai comuni costieri, specialmente quei centri pesantemente dipendenti dalla pesca. La società ha programmato di avviare iniziative per modernizzare le flotte locali, promuovere l’elettrificazione delle attrezzature portuali e utilizzare le imbarcazioni in periodi non lavorativi per attività di manutenzione eolica. Queste strategie mirano a creare un ecosistema di beneficio mutuo, dove l’industria eolica e la comunità possono prosperare in harmonia.
In conclusione, mentre il settore dell’eolico offshore flottante in Italia naviga in acque turbolente a causa di difficoltà burocratiche e resistenze locali, esistono esempi concreti e proposte innovative come Med Wind che possono mostrare la strada verso un futuro più verde. È essenziale che il governo italiano chiarisca le regolamentazioni e offra supporto solido agli investitori, assicurando così che il Paese non perda il treno del progresso sostenibile.