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La rivoluzione digitale nelle tasche dei giovani: Bankitalia svela l’ampio uso delle carte e l’alfabetizzazione finanziaria

In ECONOMIA
Gennaio 09, 2024
Una nuova indagine di Bankitalia mostra che il 90% dei giovani italiani utilizza carte di pagamento, ma sorprende la limitata partecipazione ai mercati azionari e una cultura finanziaria frammentata.

L’era digitale ha innegabilmente mutato le abitudini dei consumatori e, secondo una recente indagine condotta da Bankitalia, sono i giovani italiani a cavalcare l’onda del cambiamento con particolare fervore. La ricerca, effettuata nel corso del primo trimestre del 2023, getta luce sull’alfabetizzazione e le competenze finanziarie dei giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni, mettendo in evidenza un ampio utilizzo degli strumenti di pagamento elettronici, ma rilevando al contempo lacune significative nella loro partecipazione ai mercati finanziari.

Con tre quarti dei giovani in possesso di un conto corrente e un’ampia maggioranza, pari al 90%, che detiene almeno una carta di debito, credito o prepagata, appare chiaro come la gestione delle finanze quotidiane sia indissolubilmente legata a mezzi tecnologici avanzati. La cultura finanziaria, tuttavia, non sembra procedere di pari passo con la digitalizzazione: solo il 14% ha investito in azioni o obbligazioni, suggerendo un timore, o forse una mancanza di conoscenza, nei confronti degli investimenti in borsa.

In una fascia d’età così incline all’innovazione, è sorprendente osservare che i concetti economici basilari – come inflazione, tasso di interesse e diversificazione del rischio – siano familiari solo al 35% degli intervistati. Tale livello di comprensione si rivela più elevato tra gli studenti, segnatamente quelli provenienti da indirizzi di studi scientifici o tecnici, mentre si manifesta una discrepanza maggiori tra le donne, i meno istruiti, e i residenti nelle regioni meno centrali d’Italia.

I comportamenti finanziari dei giovani italiani, per quanto prudenti nell’immediato, con l’89% che pone attenzione alla sostenibilità delle proprie spese e il 77% che onora puntualmente le scadenze di pagamento, mostrano meno propensione verso la pianificazione personale a lungo termine. Potrebbe ispirare preoccupazione, per esempio, che quasi la metà dei giovani intervistati non consideri essenziale pianificare la propria vecchiaia o investire in fondi pensione, principalmente a causa del timore di perdite finanziarie.

L’indagine rivela una notevole diffusione dell’uso della finanza digitale, specialmente per ciò che riguarda la gestione online dei conti correnti e l’esecuzione di pagamenti elettronici. Gli intervistati esprimono inoltre una marcata sensibilità ambientale, suggerendo un significativo interesse per l’integrazione della sostenibilità nelle politiche economiche e dimostrando una consapevolezza della finanza sostenibile.

La Banca d’Italia ha anche scoperto che i giovani italiani si informano sui temi economici e finanziari principalmente attraverso i social media, la televisione e altre piattaforme digitali, con un’appetito crescente per imparare tramite applicazioni per dispositivi mobili. Le istituzioni educative rimangono punto di riferimento per i più giovani, mentre banche e istituti finanziari acquistano importanza come fonti d’informazione man mano che l’età avanza.

I risultati dell’indagine sottolineano l’importanza dell’educazione finanziaria come strumento fondamentale per garantire che i giovani non solo gestiscano efficientemente le proprie risorse finanziarie nel presente, ma siano anche in grado di fare scelte informate per il proprio futuro. In un’epoca in cui la finanza e la tecnologia sono sempre più intrecciate, è cruciale esortare ad un impegno collettivo – da parte del sistema educativo, delle istituzioni finanziarie e della società civile – per colmare le lacune esistenti e dare vita a una generazione di cittadini finanziariamente consapevoli e attrezzati per affrontare le sfide che il futuro riserva.

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Redazione