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L’Europa Avanza Verso la Parità di Genere nei CDA

In ECONOMIA
Gennaio 03, 2025

Il nuovo anno ha segnato una svolta significativa per le politiche di genere all’interno delle aziende europee. La direttiva dell’Unione Europea incentrata sull’equilibrio di genere nei consigli di amministrazione delle società quotate è entrata in vigore recentemente, delineando parametri chiari e ambiziosi per le realtà corporate del continente. Il testo legislativo, che risale alla sua introduzione alla fine del 2024, mira a instaurare una parità più pronunciata tra uomo e donna negli scenari decisionali al vertice delle imprese.

In virtù di questa direttiva, le grandi società quotate presso i mercati dell’UE dovranno assicurarsi che almeno il 40% dei loro amministratori non esecutivi appartenga al genere meno rappresentato, mentre la quota complessiva di membri del consiglio di amministrazione dovrebbe essere di almeno il 33% per ciascun genere. Questi obiettivi devono essere raggiunti entro giugno del 2026, dopo che gli Stati membri hanno avuto tempo fino al 28 dicembre 2024 per implementare le disposizioni necessarie nel rispetto delle linee guida comunitarie.

Le normative impongono l’adozione di criteri trasparenti e neutri rispetto al genere nella selezione degli amministratori. Inoltre, è richiesta una dettagliata informativa sui criteri di qualificazione per i candidati respinti, affinché il processo sia completamente limpido e giustificabile.

Jadja Lahbib, la commissaria UE per l’Uguaglianza, ha evidenziato l’importanza strategica di questa mossa legislativa per l’equità di genere, sottolineando come l’equilibrio tra i sessi nei luoghi di potere non sia solo una questione di giustizia sociale, ma anche un fattore stimolante per la crescita economica e l’innovazione.

La direttiva ha una storia lunga e intensa di dibattiti e negoziati, essendo stata proposta per la prima volta dalla Commissione nel novembre 2012. È seguita una década di trattative prima che il Parlamento europeo e il Consiglio giungessero a un consenso nel giugno 2022. Durante il periodo di recepimento, la Commissione ha giocato un ruolo attivo nel sostenere gli Stati membri, fornendo seminari e consultazioni bilaterali per chiarire qualsiasi dubbio e assistere nel processo di implementazione.

Ora che la direttiva è pienamente operativa, la Commissione continuerà a monitorare attentamente le modalità di attuazione nei vari paesi membri, assicurando un processo omogeneo e rispettoso delle condizioni regolamentari imposte. Questo periodo rappresenta un’opportunità cruciale per le aziende e le istituzioni europee di dimostrare il loro impegno verso la parità di genere, nonché di promuovere un ambiente corporativo più inclusivo ed equilibrato.

La promessa di rompere il cosiddetto ‘soffitto di vetro’, che da tempo limita l’accesso delle donne ai ruoli dirigenti, appare ora più concreta. In questo contesto evolutivo, si prevede che l’Europa possa emergere come un leader globale nella promozione della diversità di genere a livello esecutivo, delineando un modello per industrie e governi in tutto il mondo.

Affrontare la disparità di genere nei consigli di amministrazione non solo migliora la percezione sociale di un’azienda, ma arricchisce anche il processo decisionale attraverso una maggiore varietà di prospettive e esperienze. Indubbiamente, le sfide sono considerevoli, ma il percorso tracciato dalla recente legislazione europea indica una chiara direzione verso un futuro lavorativo più equo e rappresentativo.