187 views 3 mins 0 comments

Riflessi di un’economia globale incerta: le Borse europee vacillano

In ECONOMIA
Gennaio 03, 2025

Nelle ultime sessioni, i mercati azionari europei hanno mostrato segni evidenti di pressione, riflettendo una costellazione di preoccupazioni economiche globali. Al centro delle attenzioni ci sono le performance scialbe della Cina e le recenti decisioni protezionistiche degli Stati Uniti, unitamente alle aspettative per l’apertura dei mercati a Wall Street, dove i future sembrano suggerire un possibile recupero.

La mattinata ha visto prevalere il colore rosso sui tabelloni delle Borse, con investitori che navigano attraverso nuvole di incertezza. Gli occhi sono puntati sui prossimi dati relativi al settore manifatturiero americano, che potrebbero offrire ulteriori indizi sulla direzione dell’economia globale, dopo che le deludenti statistiche sulle immatricolazioni auto hanno alimentato ulteriori dubbi sulla solidità della ripresa post-pandemia.

Milano segna un calo dello 0,5%, in linea con la tendenza generale che vede Parigi arretrare dello 0,7% e Francoforte dello 0,3%. Quest’ultima, insieme agli altri indici, sembra risentire dell’annuncio di dati stazionari sulla disoccupazione, segno di un mercato del lavoro che fatica a riprendere slancio. Nonostante ciò, Madrid e Londra riescono a contenere i danni, mostrando cambiamenti trascurabili.

I settori più colpiti includono l’automobilistico e il lusso, entrambi in calo dell’1,2%. Anche la tecnologia non sembra trovare tregua, con un decremento dello 0,7%, mentre si levano interrogativi sull’imminente evoluzione degli investimenti nell’intelligenza artificiale. Nel frattempo, il comparto delle utility mostra una discreta resilienza, segnando un aumento dello 0,3%, nonostante un lieve calo nelle quotazioni energetiche ad Amsterdam.

Sul fronte delle materie prime, il petrolio mostra segnali di stallo, con variazioni minimi nei prezzi del WTI e del Brent, mentre il settore bancario e assicurativo mostra segni di recupero con modesti guadagni.

Nel contesto del debito pubblico, i rendimenti dei titoli di stato vedono un modesto incremento, con lo spread BTP-Bund che rimane stabile a 116 punti. Questo dato suggerisce un’attesa cautela tra gli investitori che monitorano l’evolversi della politica monetaria e fiscale europea.

A Piazza Affari, alcune aziende lottano con perdite significative; Stellantis registra una flessione del 3,2%, seguita da Tim, Iveco, Pirelli e StMicroelectronics. Al contrario, Saipem, Nexi e Unicredit mostrano segnali di forza, evidenziando come, nonostante il clima generale di incertezza, ci siano ancora spazi per la crescita e per l’ottimismo strategico.

Concludendo, i mercati europei continuano a essere un barometro sensibile delle tensioni e delle speranze che animano l’economia mondiale. In questa danza intricata di dati macroeconomici, politiche commerciali e aspettative di mercato, gli investitori rimangono alla ricerca di un sentiero che li guidi attraverso le sfide dell’attuale panorama economico internazionale.