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L’Europa punta all’autonomia nei semiconduttori: incontro Urso-Vestager

In ECONOMIA
Marzo 14, 2024

La ricerca dell’indipendenza strategica nell’ambito dei semiconduttori è al centro dell’incontro tra Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, e Margrethe Vestager, vicepresidente della Commissione Europea e Commissario Europeo per la Concorrenza. La riunione bilaterale, svolta a margine del G7 Industria, si è focalizzata sullo sviluppo delle tecnologie chiave per il futuro dell’Europa, in particolare intelligenza artificiale, meccanica quantistica e microelettronica.

Negli ultimi anni, i semiconduttori sono diventati una pietra angolare dell’economia mondiale, fondamentali per il funzionamento di dispositivi elettronici, automobili, telecomunicazioni e tantissimi altri settori. La dipendenza europea da fornitori esteri, in particolare asiatici, è divenuta una questione critica alla luce di recenti tensioni internazionali e interruzioni della catena di approvvigionamento.

La pandemia di COVID-19 ha messo a dura prova le catene di produzione globale, evidenziando la vulnerabilità delle economie europee a shock esterni. I recenti conflitti hanno ulteriormente incentivato gli stati membri dell’UE a considerare piani di azione volti a ridurre questa dipendenza, valorizzando le competenze interne e la ricerca di eccellenza tecnologica. Il settore dei semiconduttori, in particolare, è visto come strategico nell’ottica di una maggiore autosufficienza.

Durante l’incontro, il ministro Urso ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra i Paesi del G7 e la Commissione Europea. L’obiettivo comune è quello di rafforzare la competitività dell’industria europea ed essere in grado di salvaguardare l’economia e le industrie del continente da eventuali crisi future. Margini di cooperazione sono stati individuati anche nell’ambito di programmi di ricerca e sviluppo per le nuove tecnologie, quali l’intelligenza artificiale e la meccanica quantistica, che saranno fondamentali nella prossima rivoluzione industriale.

La vicepresidente Vestager ha evidenziato la necessità di un impegno congiunto che superi gli interessi nazionali. I fondi del Next Generation EU e le politiche industriali europee sembrano indirizzarsi sempre di più verso una visione di sovranità tecnologica, in cui ricerca, innovazione e produzione possano avvenire all’interno dei confini del vecchio continente.

L’Europa è quindi chiamata a una sfida complessa, che richiederà ingenti investimenti e una visione lungimirante per non restare indietro nella corsa tecnologica globale. Resta da vedere come i piani delineati al G7 Industria passeranno dalla teoria all’azione e quali saranno i risultati concreti delle politiche di indipendenza strategica in tecnologia avanzata.