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L’impatto delle Aliquote Fiscali sulla Mobilitazione del Capitale

In ECONOMIA
Ottobre 04, 2024

Durante il recente forum economico Fattore R, tenutosi a Ravenna, Antonio Patuelli, presidente dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI), ha evidenziato una delle problematiche più discusse nel panorama economico europeo: l’impatto delle alte tasse sulla mobilità della ricchezza e dei capitali. Con un’analisi puntigliosa, Patuelli ha delineato uno scenario in cui la fiscalità elevata potrebbe influenzare negativamente la stabilità e l’attrattività economica dell’Italia.

L’Europa, con il suo mercato unico, si presenta come un territorio senza barriere fisiche dove le singole nazioni competono per attirare investimenti e promuovere la crescita. In questo contesto, secondo Patuelli, una tassazione aggressiva potrebbe essere un deterrente significativo per la permanenza e l’attrazione di capitali nel paese. Il presidente dell’ABI ha messo in luce come, in presenza di condizioni fiscali penalizzanti, la ricchezza tenda a spostarsi verso sistemi più favorevoli, minando così la capacità nazionale di autofinanziamento e di sviluppo economico duraturo.

Nonostante questo scenario cauto, Patuelli ha fornito anche una visione più ottimista riguardante le prospettive future. Analizzando i dati sull’andamento delle entrate di bilancio italiano, ha evidenziato come si preveda un incremento delle entrate statali, passando dai 992 miliardi di euro del 2023 ai 1117 miliardi previsti per il 2027. Questo aumento sarà distribuito progressivamente nei prossimi anni e si suppone sia stimolato anche da una ripresa economica e da una maggiore aderenza alla legalità, che dovrebbero comportare una crescita degli introiti fiscali senza necessariamente aggravare il carico tributario esistente.

Queste proiezioni indicano una legge di bilancio per il prossimo anno meno preoccupante di quanto temuto. Infatti, secondo le stime, la politica fiscale potrebbe non dover ricorrere a misure estreme per garantire la sostenibilità finanziaria dello Stato, grazie a una naturale espansione della base imponibile derivante dal miglioramento dell’economia e dall’efficacia delle politiche anti-evasione.

In conclusion, mentre le alte tasse possono effettivamente indurre una fuga di capitali, le prospettive di recupero economico in Italia mostrano segnali di stabilità che potrebbero minimizzare tale rischio. È fondamentale, però, mantenere un equilibrio tra necessità fiscale e competitività economica, soprattutto in un’area integrata e competitiva come quella europea. La sfida per i policymaker sarà quindi quella di calibrare il sistema tributario in modo da stimolare la crescita senza penalizzare l’attrattività del paese nel contesto internazionale.