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L’Inequità Salariale di Genere in Italia: Una Sfida Persistente  

In ECONOMIA
Settembre 04, 2024

L’obiettivo della parità di genere nel contesto lavorativo italiano sembra una meta ancora distante, soprattutto per quanto riguarda l’uguaglianza salariale e le opportunità di impiego per le donne. Un recente rapporto elaborato da Arel in collaborazione con Jti Italia e supportato dagli studi di PwC Italia, intitolato “Oltre il divario salariale: la parità di genere per la crescita economica e la competitività delle imprese”, ha messo in luce numerose sfide che persistono nel raggiungere un equilibrio di genere effettivo.

Il documento, presentato nel corso di un evento a Milano, ha esposto dati allarmanti sul Gender Pay Gap in Italia, rivelando che, dopo cinque anni dal conseguimento del titolo di studio, le donne con formazione in ambiti STEM percepiscono uno stipendio medio mensile inferiore di oltre 200 euro rispetto ai loro colleghi maschi. Questa discrepanza non solo persiste ma tende ad aggravarsi con l’avanzare dell’età, culminando in una differenza salariale del 14.5% nella fascia d’età tra i 45 e i 54 anni.

Uno degli aspetti più preoccupanti evidenziati dallo studio è il tasso di abbandono del lavoro da parte delle donne, che nel 2023 ha registrato una differenza quasi del 20% rispetto all’occupazione maschile. Questo fenomeno, noto come “fuga dei talenti femminili”, mina non solo le prospettive economiche per le donne stesse ma anche la crescita e l’innovazione complessive del mercato del lavoro italiano.

Il rapporto sottolinea inoltre come le aziende che implementano politiche di inclusione di genere non solo contribuiscono a ridurre il divario salariale, ma osservano anche miglioramenti tangibili in termini di produttività e innovazione. Questo indica che l’investimento in equità di genere non è solo una questione di giustizia sociale ma è anche un fattore critico per la competitività e la prosperità economica delle imprese.

Tra i relatori presenti all’evento di Milano, il ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Maria Roccella, Enrico Letta, presidente dell’Istituto Jacques Delors, e Didier Ellena, General Manager di JTI Italia, hanno discusso delle implicazioni di questi dati e delle strategie per affrontare la disparità di genere nell’ambito lavorativo.

Didier Ellena ha sottolineato l’impegno di JTI Italia nella lotta alla disparità di genere, affermando: “In Jti Italia prendiamo molto sul serio la questione della disparità di genere, consapevoli che per realizzare cambiamenti significativi è essenziale adottare misure concrete. Questo studio non rappresenta un punto di arrivo ma un incentivo a continuare a promuovere l’equità in ogni segmento della nostra organizzazione, credendo fermamente che le imprese possano e debbano essere motori di cambiamento positivo nella società.”

Il cammino verso la parità di genere nel lavoro in Italia è ancora lungo e costellato di sfide. Tuttavia, studi come quello presentato offrono una mappa stradale che, se seguita con determinazione e supportata da politiche adeguate, può portare a una società più giusta e a un’economia più robusta.