
Nel report recentemente divulgato dal Forum Economico Mondiale, il settore dei viaggi e del turismo si mostra in netta ripresa, toccando quasi i livelli prepandemici sia in termini di afflusso turistico sia per il suo impatto sul Prodotto Interno Lordo globale. Dopo i tempi oscuri della pandemia, che aveva compresso la domanda di viaggi, il 2024 segna un punto di svolta con una rinata vitalità che dovrebbe portare entusiasmo in questo settore cruciale dell’economia mondiale.
Il Travel & Tourism Development Index, pubblicato all’inizio di questo anno dal prestige Forum Economico Mondiale, valuta una moltitudine di fattori cruciali per il turismo: dalla sostenibilità delle destinazioni alla resilienza delle politiche turistiche, nonché l’impatto complessivo dell’industria sullo sviluppo nazionale. È in questo contesto che l’Italia ha segnato un significativo miglioramento, posizionandosi tra le prime dieci destinazioni turistiche globali. Tuttavia, nonostante gli evidenti progressi, l’Italia resta ancora un passo indietro rispetto a giganti del turismo come gli Stati Uniti, il Giappone, la Cina e vari Paesi europei.
Il report pone in evidenza soprattutto due realtà parallele: da un lato, un’accresciuta voglia globale di viaggiare, clinicamente soppressa durante i lunghi mesi di lockdown; dall’altro, persistenti difficoltà riguardanti le infrastrutture aeree e turistiche, che non hanno ancora raggiunto la piena capacità operativa del periodo pre-COVID.
Concentrandosi sull’Italia, la performance è certamente lodevole. Il paese si conferma un polo di attrazione per eccellenza, con la sua incomparabile offerta culturale, storica e paesaggistica. Eppure, la classifica svela regioni di ombra, particolarmente in termini di infrastrutture e servizi, che necessitano di urgenti miglioramenti per sostenere e potenzialmente incrementare il flusso turistico.
Ma cosa significa concretamente essere nella top ten in questo contesto? Essenzialmente, il posizionamento riflette la capacità dell’Italia di attrarre visitatori internazionali in un periodo economico complesso, soddisfacendo le loro crescenti esigenze di esperienze di viaggio sicure, accessibili e impattanti. Allo stesso tempo, sottolinea la necessità di un continuo ammodernamento delle infrastrutture, soprattutto aeroportuali e di trasporto, oltre a un miglioramento in termini di ospitalità e servizi.
In termini prospettici, per l’Italia il cammino verso la completa realizzazione del potenziale turistico è ancora irto di sfide. La necessità di innovare nelle politiche di gestione turistica e di sostenere gli investimenti in infrastrutture d’eccellenza sarà essenziale per consolidare e migliorare ulteriormente la sua posizione nel ranking globale.
Concludendo, questo report del Forum Economico Mondiale non solo conferma la resilienza e l’adattabilità del settore turistico globale, ma funge anche da campanello d’allarme per accelerare i processi di miglioramento e adeguamento necessari per mantenere l’Italia in una posizione di prestigio nel turismo mondiale. Gli indicatori sono chiari: il progresso è palpabile, ma la necessità di evoluzione rimane prioritaria.