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Pnrr e le Risorse ai Comuni: Un Cantico per il Progresso Locale a Rischio

In POLITICA
Maggio 26, 2024

In un panorama nazionale che si dibatte tra necessità di rigore fiscale e spinta verso lo sviluppo infrastrutturale e sociale, emerge una voce dissonante che richiama all’ordine sui principi di efficacia e di giustizia distributiva delle risorse economiche. Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, interviene con forza nel dibattito sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), criticando apertamente l’ipotesi circolata dalle stanze del Governo riguardo a uno scaling down delle assegnazioni finanziarie previste per i Comuni italiani.

Nell’ottica del PNRR, i Comuni rappresentano la linfa vitale per lo sviluppo delle infrastrutture e per l’innovazione dei servizi, fungendo da catalizzatori immediati dell’azione governativa sul territorio. Manfredi sottolinea come, sotto la sua gestione, i Comuni abbiano dimostrato una capacità ineguagliabile nell’utilizzo ottimale di tali fondi, realizzando progetti che non solo rispettano i tempi di attuazione, ma portano benefici tangibili e diretti alle loro comunità.

Il primo cittadino di Napoli spiega: “I tagli proposti rappresentano un errore severo nella logica di distribuzione delle risorse del PNRR. I Comuni, beneficiari diretto di tali fondi, stanno attualmente facendo leva su di essi per promuovere una serie di opere pubbliche essenziali. Limitare tali risorse significa non solo ostacolare lo sviluppo ulteriore, ma anche caricare indirettamente i cittadini, ultimi destinatari dei servizi, delle conseguenze di una politica miope.”

Questa postura critica non nasce da un mero disaccordo politico, ma si radica nelle statistiche e nelle evidenze delle performance municipali. Manfredi aggiunge, “la riduzione delle risorse si tradurrebbe in un duplice svantaggio: da una parte, il freno agli investimenti in corso e, dall’altra, sovraccarichi gestionali per i Comuni, che si vedrebbero costretti a erogare servizi potenziati con meno risorse.” Questa situazione creerebbe un ciclo negativo, dove i costi più alti di gestione e mantenimento delle nuove infrastrutture ricadrebbero pesantemente sui bilanci comunali già provati.

In conclusione, Manfredi esprime un cauto ottimismo, evidenziando la possibilità di un ripensamento da parte del Governo. “Esistono i margini per una revisione di questa proposta, per assicurare che il finanziamento dei progetti avviati non solo continui, ma venga implementato in maniera che sostenga concretamente il miglioramento delle condizioni di vita locali”.

La sfida che il sindaco Manfredi porta avanti non è soltanto a difesa della sua città, ma innalza l’attenzione su un tema di rilevanza nazionale che riguarda la giusta e efficiente allocazione delle risorse economiche. Le prossime mosse del Governo saranno determinanti per indirizzare non solo le future condizioni infrastrutturali del paese, ma soprattutto per sondare il termometro della fiducia che le località italiane possono continuare a riporre nelle direttive nazionali.

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Redazione