Nella solenne occasione della consegna delle “Stelle al Merito del Lavoro”, tenutasi quest’anno, il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha espresso un messaggio forte e chiaro riguardo il valore intrinseco del lavoro, posizionandolo ben al di sopra di qualsiasi logica di profitto. L’evento ha visto la partecipazione di numerose personalità di spicco, tra cui il Presidente della Camera, Fontana, sottolineando l’importanza istituzionale e sociale della cerimonia.
Il Presidente Mattarella, nel suo discorso, ha enfatizzato come il riconoscimento conferito agli operai non sia solamente un simbolo di eccellenza professionale, ma anche un invito rivolto a tutte le istituzioni e la società civile italiana a promuovere un ambiente di lavoro sicuro, resiliente e rispettoso della dignità umana. Le “Stelle al Merito del Lavoro”, secondo il Capo dello Stato, simboleggiano un impegno morale e civico verso la prevenzione delle morti e degli infortuni sul lavoro, fenomeni ancora troppo comuni nonostante i progressi tecnologici e di conoscenza degli ultimi anni.
“La centralità del lavoro presuppone la centralità della persona umana”, ha affermato Mattarella, inserendo il lavoro come pietra miliare della dignità e dell’indipendenza economica e sociale degli individui. Ha ricordato come la storia della Repubblica Italiana sia stata segnata da un lavoro inteso come motore di sviluppo, crescita civile e sociale e veicolo di emancipazione da condizioni di precarietà e subordinazione.
Tuttavia, il Presidente ha anche toccato punti delicati della realtà lavorativa italiana contemporanea, denunciando la persistenza di “sacche di salari insufficienti” e forme di lavoro precario o involontariamente part-time, che contribuiscono a una preoccupante erosione della coesione sociale. Ha inoltre evidenziato la difficile condizione di molti lavoratori immigrati, frequentemente soggetti a sfruttamento, in contrasto con i valori di una società civile e democratica.
Nel corso del discorso, il tono di Mattarella è stato sia celebrativo che critico, invitando a una riflessione su come i diritti lavorativi siano essenziali per un’autentica coesione sociale e come il lavoro debba essere un diritto accessibile e dignitoso per tutti.
La cerimonia ha anche rappresentato un’occasione per ribadire il ruolo che le organizzazioni sindacali e i lavoratori hanno avuto nello sviluppo del sistema di welfare nazionale, elemento chiave per i diritti di cittadinanza nella storia repubblicana italiana. In questo contesto, il lavoro è visto non solo come un’attività economica, ma come un vero e proprio elemento costitutivo dell’identità e della cultura italiana, un pilastro su cui continuare a costruire il futuro del Paese.
In conclusione, il messaggio del Presidente Mattarella durante la cerimonia delle “Stelle al Merito del Lavoro” si è rivelato un incisivo promemoria del valore fondamentale del lavoro, non solo come fonte di guadagno ma come diritto umano essenziale, incentrato sulla dignità, sicurezza e giustizia sociale. Un richiamo alla responsabilità collettiva verso la creazione di un ambiente lavorativo che rispetti e valorizzi ogni singolo lavoratore, in Italia e ovunque nel mondo.