Durante l’inaugurazione del cantiere per il nuovo tratto della metropolitana di Catania, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha colto l’occasione per esprimere le sue opinioni in merito alla politica europea attuale, delineando un quadro critico nei confronti dell’operato di socialisti e della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen.
Nell’affollata conferenza stampa tenutasi a Belpasso, piccola cittadina alle pendici dell’Etna, Salvini ha puntato il dito contro quella che considera una gestione eccessivamente incentrata su imposte, restrizioni e burocrazia da parte delle forze socialiste e della von der Leyen. Il leader della Lega Nord ha evidenziato come, a suo avviso, l’Europa nella sua attuale conformazione abbia fallito su diversi fronti, citando tra gli esempi più recenti le proteste dei trattoristi, che a suo parere sarebbero indicativo del crescente malcontento nei confronti delle politiche europee.
Rimarcando la distanza dalle politiche ambientali e tecnologiche attuale, come quella delle auto elettriche e delle bistecche sintetiche che ha etichettato come “amenità”, Salvini ha delineato una visione europea alternativa, incentrata sulla centralità del lavoro e del diritto al lavoro. Ciò rispecchierebbe, secondo il ministro, le esigenze reali dei cittadini europei, piuttosto che perseguire una futuristica eco-sostenibilità che sembra non tener conto delle problematiche immediate, in particolare quelle legate all’impiego e alla stabilità economica delle popolazioni meno abbienti all’interno dell’Unione.
Il discorso di Salvini non si è limitato alla critica, ma ha anche sottolineato l’importanza delle opere infrastrutturali come motore di sviluppo e di rilancio dell’occupazione. Il progetto della metropolitana di Catania viene dunque esaltato come esempio concreto di come le scelte politiche possano influenzare positivamente la vita quotidiana dei cittadini, migliorando la mobilità urbana e, contemporaneamente, favorendo la creazione di nuovi posti di lavoro.
In questa chiave interpretativa, l’intervento di Salvini si inserisce in un più ampio dibattito sulla direzione che l’Unione Europea dovrebbe prendere per rispondere in maniera efficace alle sfide dell’attuale contesto internazionale, cercando un equilibrio tra lo sviluppo sostenibile e le necessità immediate delle popolazioni che la compongono.