
Nell’ultimo incontro con gli amministratori delle 16 cooperative che formano il Consorzio Melinda, sono state presentate le previsioni economiche per il prossimo anno fiscale, evidenziando una situazione di contrazione nelle vendite rispetto all’anno precedente. I dati parlano chiaro con una stima di calo compresa tra il 10 e il 15% rispetto all’annata precedente. Questo rilevante decremento si inserisce in un contesto di prudenza imposta tanto dal panorama generale del settore quanto dalle incognite dello scenario macroeconomico.
Centrali nella discussione delle prospettive future si rivelano gli effetti devastanti delle anomalie climatiche. La stagione è stata segnata infatti da un’ondata di freddo nella primavera scorsa, che ha avuto impatti significativi sui calibri dei frutti e sulla loro qualità complessiva, ritenuta inferiore rispetto a quella dell’anno precedente. Il freddo non ha solo influenzato la dimensione e la qualità, ma ha anche ridotto la produzione complessiva. Un’autunno particolarmente piovoso ha poi aggravato la situazione, compromettendo la resistenza dei frutti.
In questo scenario di evidenti difficoltà, il Consorzio Melinda non si è però arreso all’avversità, ma ha intrapreso un processo attivo volto a rafforzare la commercializzazione delle produzioni di alta qualità che, sebbene in quantitativi ridotti, sono presenti nel loro assortimento.
Un altro aspetto critico che emerge dal bilancio è l’incremento dei costi di produzione, che sta influenzando tutti i principali fattori produttivi, dal costo dell’energia fino a quello del lavoro, toccando così ogni fase della catena di produzione, dalla coltivazione alla lavorazione finale. In risposta a questi aumenti, Melinda ha proseguito e intensificato i propri investimenti in tecnologie volte all’efficienza energetica e all’automazione, con l’obiettivo di contenere i costi e ottimizzare i processi.
Il direttore generale del Consorzio, Luca Zaglio, ha voluto sottolineare la doppia natura delle sfide affrontate: da un lato, il grave impatto delle condizioni climatiche sulla produzione, e dall’altro il crescente costo dei fattori di produzione. Nonostante ciò, Zaglio evidenzia con positività che, grazie agli ingenti sforzi e investimenti, il bilancio previsto, pur tra le difficoltà, figura tra i più soddisfacenti degli ultimi anni, dimostrando l’impegno del Consorzio nel garantire la sostenibilità e la resilienza del proprio modello produttivo e commerciale.
Questo quadro complesso, che intreccia variazioni climatiche acute a dinamiche economiche in evoluzione, determina un terreno instabile per il futuro del settore agricolo, cui Melinda cerca di rispondere con strategie di adattamento e innovazione. La resilienza dimostrata serve così non solo a mitigare gli effetti di una stagione particolarmente difficile, ma anche a tracciare una via possibile per il futuro dell’agricoltura di montagna in un’epoca di cambiamenti climatici sempre più marcati.