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Meloni all’Offensiva sulla Sicurezza: Russia e Criminalità Non Incideranno sui Confini Italiani

In POLITICA
Dicembre 22, 2024

Durante il recente vertice Nord-Sud a Saariselka, nella remota Lapponia finlandese, la presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha tracciato le linee guida della politica italiana riguardo alla gestione delle minacce esterne, focalizzandosi particolarmente su due protagonisti negativi: la Russia e le organizzazioni criminali internazionali. Con tono risoluto, Meloni ha dichiarato che né Mosca né le mafie mondiali “mineranno la nostra sicurezza”, ribadendo il ferreo impegno dell’Italia nella difesa dei suoi confini.

Il vertice, che ha visto la partecipazione dei leader delle nazioni europee, si è concentrato sull’analisi e il rafforzamento delle misure di sicurezza, enfatizzando la necessità di una cooperazione transnazionale più stretta. L’incontro ha offerto un palcoscenico per discutere delle disparate visioni economiche e politiche che spesso contraddistinguono i paesi del nord Europa, percepiti come più conservatori e parsimoniosi, rispetto a quelli meridionali, tradizionalmente etichettati come meno rigidi nei bilanci.

Meloni ha sfruttato l’occasione per smontare quelli che considera pregiudizi infondati, sottolineando come tali etichette siano obsolete e non contribuiscano a una proficua collaborazione all’interno dell’Unione Europea. In questo contesto, ha evidenziato come tutte le nazioni presenti abbiano capito l’importanza di una sinergia effettiva per affrontare le sfide globali contemporanee, che richiedono una comprensione reciproca e un dialogo aperto.

Inoltre, la presidente ha annunciato l’imminente convocazione di una riunione dedicata all’Albania, voluta per valutare e approfondire le relazioni bilaterali e le questioni di sicurezza con specifico riferimento a questo paese. La discussione avverrà in un momento in cui la Corte di Cassazione ha recentemente sostenuto la linea del governo, riaffermando il principio secondo cui spetta al governo determinare la lista dei paesi sicuri, con i giudici che dovrebbero limitarsi a esaminare casi specifici senza sovvertire totalmente le direttive nazionali.

Questo episodio evidenzia ulteriormente la volontà del governo Meloni di preservare la sovranità nazionale in materia di politiche migratorie e di sicurezza, un tema sempre più sentito dai cittadini e che trova nel governo attuale un attento custode delle prerogative statali.

La fermezza di Meloni a Saariselka non rappresenta solo una posizione di forza nei confronti della Russia e delle attività criminali transnazionali, ma invia anche un messaggio chiaro all’interno dell’Unione Europea: l’Italia è determinata a proteggere i propri confini e a promuovere un dialogo basato su realismo e mutuo rispetto. Nel contempo, la presidente non trascura la necessità di un approccio che consideri le peculiarità di ogni nazione, promuovendo un’unità europea più coesa e resiliente.