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Ministro Crosetto Denuncia il Terrorismo Houthi e Sottolinea la Necessità di una Difesa Comune Europea

In POLITICA
Marzo 03, 2024
Nel corso di un'intervista, il Ministro della Difesa evidenzia la minaccia alla sicurezza marittima e invita a un maggior coordinamento difensivo tra i paesi europei.

Il Ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha espresso la sua preoccupazione per gli attacchi terroristici perpetrati dal gruppo Houthi, riconoscendo come questi minino in modo significativo la sicurezza del traffico marittimo internazionale e, di conseguenza, l’economia globale. In un’intervista concessa al “Corriere della Sera”, Crosetto ha delineato la sua visione riguardante la necessità di un cambiamento radicale nel concetto di difesa nazionale.

Sottolineando la vulnerabilità dell’Italia e delle altre nazioni se lasciate a difendersi da sole, il ministro ha evidenziato l’importanza della cooperazione con gli alleati, in particolare con i partner europei. Secondo Crosetto, è fondamentale organizzare forze militari comuni, promuovere un addestramento condiviso e favorire la comunicazione tra sistemi difensivi diversi al fine di integrarli efficacemente. Il ministro ha lamentato un ritardo culturale italiano nell’accettare la necessità di una Difesa solida e ha criticato un certo “antimilitarismo” diffuso che, a suo parere, va superato.

La questione del Medio Oriente è stata un altro tema cruciale toccato dal Ministro Crosetto. Prendendo una posizione chiara, il ministro ha ricordato gli sforzi dell’Italia nel fornire aiuti umanitari e la ferma condanna del massacro dei civili, posizione condivisa anche dal governo italiano nel dialogo con le autorità israeliane e palestinesi. Crosetto ha evidenziato la necessità di proteggere la popolazione palestinese e di eliminare le minacce di Hamas, mantenendo tuttavia un equilibrio tra denuncia della violenza e ricerca di una soluzione pacifica.

Parlando del conflitto in Ucraina, il Ministro della Difesa ha sostenuto che sostenere il paese nella propria difesa è un modo per prevenire l’espansione del conflitto. Ha espresso il timore che, senza un sostegno adeguato, il crollo dell’Ucraina avrebbe potuto portare la Russia direttamente ai confini europei, innescando una reazione potenzialmente molto pericolosa per la sicurezza del continente.

Infine, Crosetto ha affrontato il caso del generale Vannacci, sottolineando la distinzione tra la libertà di espressione del cittadino e le responsabilità del militare. Ribadendo la presunzione di innocenza fino a condanna definitiva, ha notato che l’indagine militare condotta sul comportamento di Vannacci – e non sulle sue idee – ha rispettato i tempi previsti, e che è stato l’avvocato del generale a rendere nota la sospensione, non essendo quest’ultima la misura più severa che poteva essere adottata.

L’iter del dialogo e della difesa internazionale proposto da Crosetto mira a un approccio più collaborativo, in un’epoca in cui le minacce alla sicurezza si fanno sempre più complesse e globali. Con le tensioni in aumento su molteplici fronti di crisi, la sua visione sollecita i paesi europei a ripensare le proprie strategie difensive in un’ottica di condivisone e solidarietà.