
Il 29 giugno segna un’importante ricorrenza per il Molise, quella del sessantesimo anniversario dalla sua istituzione come regione autonoma. Questo storico momento sarà celebrato con una serie di eventi, a cominciare dalla cerimonia inaugurale presso il Teatro Savoia di Campobasso. In un momento così significativo, la promulgazione dell’autonomia differenziata aggiunge un ulteriore strato di complessità e opportunità alla narrazione regionale.
In una recente intervista, il Presidente del Consiglio regionale, Quintino Pallante, ha esposto le sue riflessioni sulla situazione attuale e sul futuro del Molise nel contesto dell’autonomia rinnovata. “L’autonomia ottenuta sessanta anni fa rappresentava una conquista fondamentale, oggi la sfida si evolve con l’esigenza di assicurare i servizi essenziali attraverso un adeguato trasferimento di risorse,” ha affermato Pallante.
Uno dei problemi più pressanti che la regione deve affrontare è il continuo spopolamento, alimentato dalla migrazione dei giovani molisani che cercano opportunità migliori altrove, sia in altre regioni italiane che all’estero. Pallante sottolinea l’importanza di creare condizioni favorevoli per i giovani, affinché possano trovare nel Molise le opportunità professionali e di crescita personale che altrimenti cercherebbero fuori dai confini regionali. “Dobbiamo lavorare per rendere il Molise un luogo dove i giovani non solo vogliono restare, ma dove possono anche prosperare professionalmente,” ha aggiunto.
L’approccio proposto da Pallante non si limita alla semplice creazione di posti di lavoro, ma si estende a un modello di sviluppo complessivo che include l’ascolto e il dialogo costante con la comunità. Da quando è stato nominato presidente, ha implementato un regime di incontri regolari in Consiglio regionale, che coinvolgono rappresentanti sindacali, associazioni e gruppi di cittadini, un’iniziativa che favorisce la partecipazione diretta e un governo più trasparente e responsive alle esigenze locali.
Questi sforzi sono particolarmente rilevanti in un periodo in cui l’astensionismo e la disaffezione politica sono in aumento. Pallante riconosce che, nonostante la protesta politica sembri essere diminuita, c’è ancora molto lavoro da fare per ricucire il rapporto tra i cittadini e le istituzioni. “Il nostro impegno è quello di continuare a essere presenti e attenti, attraverso un ascolto attivo che ci permetta di comprendere e agire in base alle reali necessità delle persone,” ha enfatizzato.
In conclusione, mentre il Molise si appresta a celebrare il suo sessantesimo anniversario di autonomia, le sfide che si pongono sono tanto complesse quanto stimolanti. L’autonomia differenziata potrebbe offrire nuove soluzioni per servizi più efficienti e una maggiore prossimità agli ideali di un governo che serve davvero il suo popolo. La direzione presa da Pallante suggerisce un nuovo capitolo per il Molise, uno che spera di vedere la regione emergere come un luogo di opportunità, innovazione e, soprattutto, di speranza per le future generazioni.