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Moliterno lancia il primo tour virtuale del cimitero: “Un paese vivo che parla al mondo”.

In BASILICATA, IN EVIDENZA, POTENZA
Luglio 03, 2025
Nel cuore della Basilicata, il piccolo comune di Moliterno risponde con l’innovazione digitale allo spopolamento: un tour virtuale del camposanto come provocazione culturale e ponte affettivo per i moliternesi sparsi nel mondo.

Da luogo del silenzio a simbolo di connessione globale. A Moliterno, centro di circa 3.500 abitanti incastonato nelle aree interne della provincia di Potenza, il cimitero diventa protagonista di una sfida culturale e digitale. Il Comune ha infatti lanciato un tour virtuale del camposanto, accessibile da ogni parte del mondo, con l’obiettivo di mantenere vivo il legame tra la comunità locale e i tanti moliternesi emigrati.   “Il nostro cimitero è visitabile online, ma soprattutto è il segno di un paese che è vivo e che guarda avanti”, dichiara con convinzione il sindaco Antonio Rubino. La scelta – che potrebbe apparire singolare o persino provocatoria – è invece un progetto pensato per rafforzare il senso di appartenenza e contrastare la narrativa negativa che dipinge i piccoli centri del Sud come destinati a morire. “Non siamo un cimitero, come spesso si dice dei paesi delle aree interne: siamo una comunità viva, che innova e si prende cura della propria identità”, aggiunge Rubino.

Un’idea tra memoria e futuro

L’iniziativa, che in sole due settimane ha registrato oltre 2.145 visualizzazioni, è nata per permettere a parenti lontani, anziani e moliternesi emigrati di visitare i propri cari anche da remoto, offrendo un’esperienza accessibile, toccante e profondamente simbolica.  Alla base del progetto c’è anche un gesto di gratitudine: il tour è stato realizzato da Chris Wood, esperto britannico di realtà virtuale, che ha donato tempo e competenze al Comune di Moliterno in segno di riconoscenza per l’accoglienza ricevuta durante un soggiorno nella cittadina.

Una sfida alle logiche dello spopolamento

Lontano dal rassegnarsi alla perdita demografica che affligge molti comuni italiani, Moliterno rivendica la propria vocazione alla resilienza: “Ogni giorno investiamo in servizi fondamentali: nel welfare, nella scuola, nella sanità, nella cultura e nello sport. Non ci arrendiamo a un destino di eutanasia demografica”, afferma Rubino. Il tour virtuale del cimitero, in questo contesto, diventa una metafora potente: non la celebrazione della fine, ma una dichiarazione di vita e di identità collettiva. “Siamo un piccolo comune, ma vogliamo essere un grande esempio: la tradizione e la tecnologia possono convivere e generare nuove forme di comunità”, conclude il sindaco.

Un modello da seguire?

Il caso di Moliterno potrebbe aprire la strada a nuove modalità di valorizzazione del patrimonio locale e di connessione emotiva nelle comunità diasporiche. In un’Italia che invecchia e si svuota, progetti come questo suggeriscono che anche i luoghi della memoria possono essere trasformati in spazi di innovazione sociale.  Un cimitero online, sì. Ma soprattutto, un messaggio forte e chiaro: Moliterno non muore. Si reinventa.

di Marco Iandolo

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Marco Iandolo