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Monteforte Irpino, elezioni amministrative, il silenzio dei partiti, tutti scomparsi (o quasi).

In AVELLINO, CAMPANIA, POLITICA
Ottobre 10, 2025
E se il copione resterà questo, rischiamo di assistere all’ennesima elezione giocata sulle appartenenze, sugli equilibri personali e sulle rivincite private.

A Monteforte Irpino si voterà il prossimo 23 e 24 novembre, ma in paese sembra regnare un silenzio irreale.  I partiti? Scomparsi.  O meglio: sembrano scomparsi, perché se pubblicamente non si muove nulla, sotto traccia le manovre sono iniziate da tempo. È la solita politica delle stanze chiuse, dei telefoni che squillano a tarda sera e dei nomi che circolano solo sussurrati.  La domanda che molti si fanno è semplice: che fine ha fatto il Partito Democratico?    E, più in generale, dov’è finito il confronto politico? Possibile che nessuno, né nel cosiddetto “Campo Largo” né nel centrodestra, ritenga necessario aprire una discussione pubblica, alla luce del sole, sul futuro della cittadina?   La verità – amara ma evidente – è che Monteforte Irpino non interessa quasi a nessuno.   Non interessa ai vertici dei partiti, troppo impegnati a fare calcoli per le prossime Regionali. Non interessa ai capi locali, più preoccupati di non farsi nemici che di proporre idee o visioni. E così, anche chi dovrebbe rappresentare una novità resta fermo, in attesa di capire da che parte conviene stare.   Intanto, il tempo scorre e il dibattito politico resta fermo, impantanato in un clima di sospetto, ambiguità e tatticismi.   Eppure, come ha ricordato in un’occasione recente il Procuratore Airoma, “interessarsi attivamente alla politica non è necessariamente una cosa negativa o un affare sporco. C’è chi la definisce come la più alta forma di carità: interessarsi al bene comune.”     Parole che dovrebbero far riflettere. Perché il bene comune non si costruisce nei corridoi, ma nei confronti aperti, nella trasparenza, nella voglia di metterci la faccia.   A Monteforte Irpino, invece, di trasparenza se ne è vista davvero poca.   E se il copione resterà questo, rischiamo di assistere all’ennesima elezione giocata sulle appartenenze, sugli equilibri personali e sulle rivincite private. Un film già visto, in cui il finale purtroppo lo conosciamo: a perdere sarà ancora una volta la comunità.

di Marco Iandolo